Abate, l'uomo dei record italiani, correrà al Meeting Internazionale di Atletica "Città di Padova".
L’ostacolista delle Fiamme Oro tra i protagonisti dei 110hs: «Ho la stessa condizione che avevo a Londra, punto a un grande tempo». E ancora: «Sono legato a questa pista: ci ho vinto il mio primo titolo tricolore»
(Padova, 27 agosto 2012) «A Padova corro sempre volentieri perché mi ci lega un bel ricordo: su questa pista, nel 2007, ho vinto il mio primo titolo italiano assoluto, prendendo consapevolezza delle mie possibilità. E poi qui ho sempre trovato gare di altissimo livello internazionale». A parlare è Emanuele Abate, il volto emergente dell’atletica italiana dopo i tre record nazionali firmati in questa stagione, il primo nei 60hs indoor (7”57), gli altri due nei 110hs, chiusi in 13”32 e poi in 13”28, lo scorso 8 giugno a Torino. Il campione delle Fiamme Oro, società con cui prosegue la collaborazione di Assindustria Sport dentro e fuori dal campo, sarà tra gli azzurri più attesi al XXVI Meeting Città di Padova di atletica leggera, in programma domenica 2 settembre allo Stadio Euganeo, dalle ore 19 (ingresso gratuito).
«Dopo i Giochi Olimpici di Londra mi sono concesso una settimana di pausa, per staccare un po’, ma ho ripreso a prepararmi e i tempi che realizzo in allenamento sono gli stessi che facevo in quel periodo: credo che il finale di stagione potrà regalarmi qualche bel risultato, anche perché l’anno scorso ho realizzato il mio primato proprio a settembre – racconta il ventisettenne Abate – Per me è stata un’annata grandiosa. E’ vero che a Londra mi sarei potuto qualificare per la finale se non avessi incontrato qualche problema sul terzo ostacolo ma non credo di avere nulla da rimproverarmi: ho corso in 13”35, sui tempi del precedente record italiano, e poi negli ostacoli può sempre capitarti l’imprevisto, come è successo a Liu Xiang».
Se non avesse fatto l’atleta lavorerebbe probabilmente nel campo dell’ingegneria meccanica. «Credo che almeno mi sarei laureato: adesso mi mancano una decina di esami per la specialistica e conto di riuscire a terminarla». Nell’ipod, prima delle gare, «...ci sono sempre Now we are free dalla colonna sonora del Gladiatore e Top Gun Anthem».
Se gli parli di vacanze, ti risponde sorridendo «...che tanto io vivo in una località turistica come Alassio, è sempre vacanza qui».
E riguardo ai suoi record italiani rivela: «La vera sorpresa è stata realizzare quello indoor perché non sono un gran partente. Quando è arrivato quello ho capito che questo sarebbe stato l’anno buono anche per i 110hs».
Nella foto Emanuele Abate ai Giochi Olimpici di Londra
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