La Maratonina delle due Perle che, il 5 febbraio 2012, avrebbe dovuto avere luogo tra le "due perle" della Riviera di Levante in Liguria, cioè tra Santa Margherita Ligure e Portofino, come è noto, è stata annullata (e posticipata all'11 marzo 2012) per decisione dei pubblici aministratori - per motivi di pubblica sicurezza - soprattutto per evitare di mettere a repentaglio molti runner che sarebbero dovuti arrivare anche da lontano, superando i valichi appenninici. Molti runner che comunque avevano programmato un fine setimana fuori hanno deciso di andare comunque, per non compromettere un fine settimana già organizzato da tempo, come si evince dalla seguente testimonianza da parte di un gruppo podistico proveniente dalla Lombardia.
Nonostante l'annullamento della gara, il ns. gruppo (12 persone) aveva deciso comunque di trascorrere il fine settimana a S. Margherita; le previsioni meteo erano passabili ( 1/2 gradi, precipitazioni assenti, cielo variabile con schiarite), e in tutto il nord le strade erano normalmente percorribili. Non si capiva quali disagi e pericoli avessero invece previsto gli organizzatori. Dopodichè, sabato il cielo era nuvoloso, la temperatura sui 2 gradi con un po di vento, mentre domenica la giornata era luminosissima con un sole splendente e 4/5 gradi, insomma una gradevole giornata invernale. Sia sabato che domenica ovviamente ci siamo allenati. Questa mezza è sempre stata per me quella che ho corso più volentieri per gli incomparabili e suggestivi panorami che offre: quindi non ci va di fare polemica, ma certe decisioni meriterebbero più attenzione nell'interesse di tutti.
E' comprensibile il punto di vista sopra riportato.
Ma c'è da dire che, considerando la paralisi viaria che aveva già colpito mezza Italia, spofondata sotto neve e ghiaccio, la decisione presa è stata saggia comunque e, inubbiamente, è stata pensata nell'interesse di tutti e a tutela di eventuali addebiti di responsabilità.
Ricordiamoci che, a Santa Margherita, erano attese non poche decine di persone soltanto, ma 3000 atleti: cosa sarebbe successo se le cose non fossero andate per il verso giusto?
Si sarebbe verificata la classica situazione in cui si tenta di chiudere le porte della stalla dopo che tutti i buoi sono fuggiti, per dirla con un proverbio, e ci sarebbe trovati a piangere - con il senno di poi - sul latte versato, per dirla con un altro detto popolare.
Tante decisioni prese nell'interesse di tutti sono impopolari, perchè lasciano scontenti i più, ma cosa è più corretto fare tra le due possibilità date, cioè lasciar corrrere, ignorando il possibile pericolo oppure procedere nell'ottica della prevenzione, proprio per scongiurare potenziali pericoli e situazioni che, coinvolgendo migliaia di persone, rischierebbero di diventare ingestibili?
Mi pare ovvio quale debba essere la risposta che qualsiasi persona sensata si troverebbe a dover dare, a maggior ragione chi si trova a gestire la cosa pubblica.
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