(Elena Cifali) Qualche sera fa mi trovavo ospite di un incontro organizzato dal Nordic Walker Rosario Catania per capire quale sia lo stato dei lavori per il tentativo di Guinness Word Record delle 72h continue che egli si prepara ad abbattere.
In notevole ritardo, a causa di un impegno di lavoro, mi siedo quando la discussione è già iniziata da tempo.
Pochi istanti mi sono bastati per capire che “gli addetti” ai lavori sanno tutti di cosa si sta parlando ed ognuno di loro ha un compito specifico.
Ad un certo punto una domanda mi lascia sorpresa: “Rosario, cosa ti spinge a tentare di rimanere sveglio ed in cammino per 72 ore consecutive ? Insomma, perché lo fai?”
Bella domanda! Già, perché lo fa?
Da questo momento in poi e per alcuni interminabili istanti tutto attorno a me si è fermato o forse ha preso a girare, diventando un vortice che risucchia via ogni mio pensiero.
La domanda rimbalza su di me:“Perché lo fai, Elena?”
Questa è la stessa domanda che spesso mi sono sentita fare prima, durante e dopo le mie gare ultra. Non nego che spesso, mentre affronto decine e decine di chilometri di corsa me la pongo io stessa.
La domanda che hanno posto a Rosario mi ha catapultato in un mondo tutto mio e finisco con l'assentarmi a tal punto da non ascoltare la risposta che lui da ai suoi interlocutori.
Perché lo fai ? Perché lo fai ? Perché lo fai ?
“Elena, perché lo fai?”
Perché correre di giorno e di notte, per ore ed ore, 4, 5, 8, 10, 12, 14 ore consecutivamente macinando chilometri e chilometri senza mai fermarsi?
Perché?
Ecco il mio perché!
Perché il mondo che conosco non è tutto rose e fiori,
Perché ho tanti amici ma conosco tante persone davvero ostili.
Perché sono una persona forte, ma la vita continua a mettermi in ginocchio, colpendo duro allo stomaco, ed io incasso ma non posso pensare di restare in terra.
Ed allora, quando i pugni diventano davvero forti, bisogna resistere, andare avanti.
Solo così si vince!
Il dolore è come la fatica: è momentaneo !
Dolore e fatica possono durare un’ora, un giorno o anche un anno, ma alla fine si attenueranno e spariranno.
E allora, a quel punto, qualcos’altro prenderà il loro posto: la soddisfazione, la gioia, la gloria !
Ma se mollo - anche per un solo istante - la mia sconfitta durerà per sempre.
Quando affronto queste sfide il margine di errore è davvero piccolo. Basta un passo troppo veloce o eccessivamente lento per non farcela, un passo troppo lungo o troppo corto per farmi inciampare su quella pietra.
Resto concentrata, sempre, tutto intorno a me c'è quello spazio di cui ho bisogno per soddisfarmi.
Ogni chilometro è un cambio di gioco, ogni minuto, ogni secondo diventano quel sogno che deve avverarsi.
Il gioco diventa quel sogno che devo proteggere!
A volte, chi prima di me ha tentato e non è riuscito, mi dice “Non ce la puoi fare, hai un limite anche tu”. Ed invece, io non permetterò mai che la loro sconfitta diventi la mia sconfitta.
Se desidero qualcosa, se ho un sogno io vado e me lo prendo. Non ci sono discussioni!
Non ho paura di fallire, ma rispetto la fatica e le difficoltà del lavoro che mi porteranno fino in cima.
Da sempre il momento più difficile consiste nella capacità di prendere decisioni. Correre o camminare, camminare o fermarsi.
E' in questo istante che mi ricordo che sognare significa credere che qualcosa di diverso, di grande, di importante può accadere.
C’è chi dice che non può farcela e chi, come me, dice che può farcela.
In fondo abbiamo ragione entrambi. Affinché si abbia successo (arrivare alla conclusione di un'impresa, ma anche stabilire un record) bisogna che lo si desideri davvero tanto.
Non lo si può volere solo un po’!
Bisogna sognare di volare alto!
Bisogna volerlo fino in fondo ciò che si vuole, così come si desidera vivere tutto sino in fondo, bevendo tutto - sino all'ultima goccia - il calice della vita.
Non si può pretendere di vincere, se si desidera dormire e se si cede a questo desiderio.
Il nemico peggiore è il senso di inadeguatezza che inevitabilmente arriva assieme alla depressione, alla frustrazione della fatica.
Nessuno è "potente" oltre misura, esiste un limite per ciascuno di noi: il mio sta nel raggiungere la mia ombra che il sole proietta avanti a me alle prime luci dell’alba, dopo un’intera notte di corsa.
Quell'ombra che io voglio raggiungere, distendomi nella notte, diventa la mia luce ed allora niente più può spaventarmi.
Spesso, quando tutto diventa nero attorno a me, scavo e scavo in profondità, scavo profondo e mi chiedo chi sono. Chi voglio essere?
Devo capire cosa mi rende felice e non mi importa quanto io possa sembrare folle o scriteriata agli occhi delle altre persone.
Ognuno di noi deve fare una scelta, deve decidere.
Ognuno di noi deve decidere cosa succederà nella propria vita, chi sta diventando e come ha intenzione di realizzare i propri sogni.
,Basta solo decidere!
Perché no? Perché non potrei farlo? Perché non potrei riuscirci?
Solo io potrei diventare il maggior ostacolo alla mia riuscita.
Dopotutto basta solo non fermarsi ed andare avanti. Un passo dopo l'altro.
Ma tutto dipende da quanto tempo posso resistere per andare avanti !
Ed allora alzati Elena, corri, cammina ma non arrenderti mai !
Posso restare qui, tra le lenzuola, dentro questo letto, oppure posso lottare a mio modo per guardare in faccia il sole che sorge e che fa luce.
La corsa può essere tutto o niente, può farti precipitare all’infermo o elevarti al paradiso.
Un passo alla volta, solo un piccolo passo alla volta…
Il successo non arriva, si costruisce col sacrificio.
Il successo delle proprie imprese si studia a tavolino. Tanti non hanno successo perché quando si stancano si arrendono. Perché perdono di vista la meta, perché si distraggono.
Anche il talento naturale viene fuori da un individuo solo dopo ore ed ore di allenamento, di duro lavoro.
Questo significa rendere migliore la propria vita e forse anche quella di qualcun altro.
Non spreco il mio tempo. Non piango di fatica, piango perché voglio andare avanti !
Solo se so quello che valgo posso capire ciò che voglio e lottare per andarmelo a prendere. Però, devo essere disposta ad incassare colpi su colpi. Non posso permettermi di alzare il dito e puntare qualcuno o qualcosa per dire che è colpa sua.
I vigliacchi non mi sono mai piaciuti.
Posso essere meglio di così! Sì, posso essere molto meglio di così!
Ogni giorno è il mio giorno nuovo, e il mio compito è quello di uscire e dimostrare che sono ogni volta una persona nuova.
Ora! Adesso!
Devo mostrare quanto sono grande, quanto sono capace!
E’ questo il potere della mente, è questo il potere della persona. E’ il potere di creare stimoli, sogni, adrenalina, felicità.
Tutti abbiamo il potere di rendere la nostra vita libera e bella.
Tutto possiamo realizzare la nostra vita e renderla una meravigliosa avventura.
Ora! Adesso !
I limiti, come le paure, sono spesso solo un’illusione, un cattivo miraggio.
Cosa ho intenzione di fare?
Lo scoprirete!
Perché lo faccio?
Ve l’ho già detto!
Un videoclip che ha ispirato Elena Cifali, nella scrittura di questo pezzo.
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