Piacenza, dal 2014, non avrà più la sua maratona. E' il responso della sofferta decisione del Comitato Organizzatore della Placentia Marathon che ha comunicato che dal 2014 non ci sarà più la gara sui 42 km, mentre si disputeranno soltanto la 30 km e la Mezza Maratona. Questa notizia rappresenta il tipo di storia che non si vorrebbe mai sentire nell'ambito dello sport: una storia che la dice lunga su quanto il business e le voglie espansionistiche finiscano con il contaminare lo spirito sportivo, delinenando tra gli organizzatori di maratone una sempre più netta divisione tra "lupi" e "agnelli", in una competizione in cui - in mancanza di un arbitro che faccia rispettare le regole e le disposizione precedentemente concordate - gli "agnelli" finiscono con il soccombre.
Quella che viene raccontata di seguito è una storia in cui gli organizzatori della Maratona di Treviso e la dirigenza FIDAL sia a livello regionale, sia nazionale, non ci fanno certo una bella figura.
Era nell’aria o meglio nelle intenzioni del Comitato Organizzatore della Placentia Marathon guidato sin dalla sua nascita da Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti di non portare più avanti l’evento sulla distanza dei 42 km e 195 metri. Decisione sofferta ma ponderata, che scaturisce dalla concomitanza con la Treviso Marathon e questo per il secondo anno consecutivo, nonostante i ripetuti appelli che la maratona trevigiana rispettasse un calendario consolidato e approvato in sede di federazione (Fidal) e di Associazione Maratone Italiane.
Opportuno risalire allo scorso anno e fare un po’ di storia di questa vicenda che contrappone due eventi eguali in zone molto vicine per territorio e, quindi, con una possibile utenza che si trova obbligata ad una scelta tra i due eventi che sono nella stessa data. Il calendario della maratone italiane nato in Fidal con validità triennale riportava: prima domenica di marzo Piacenza, ultima di marzo Treviso, poi lo scorso anno con una scelta unilaterale senza nessun tipo di avallo Treviso anticipava la maratona alla prima domenica di marzo, sovrapponendosi a quella di Piacenza in barba agli accordi di calendario Fidal e Maratone Italiane. Ma quello che più lascia perplessi è stata la quasi totale assenza o latitanza dei due organi preposti al controllo di date e regole, che dovrebbero essere da tutti rispettate e osservate. Non possiamo negare che quando ci fu notizia del cambio di data di Treviso, ci fu un tentativo - su sollecitazione da parte di Piacenza - perché ci fosse l’osservanza delle regole date da parte della Fidal Nazionale, la quale inviò una lettera di diffida a Treviso per il cambio di data, dove si riportavano possibili sanzioni e la non omologazione dell’evento nel caso si fosse passati alla prima domenica di marzo. Ma fu una lettera a vuoto, perché non valse a non cambiare la decisione di Treviso e da parte della Fidal, alla fine, non si ebbe nessun provvedimento in merito.
Ancor più grave la totale assenza dell’associazione Maratone Italiane che non prese una posizione come sarebbe stato auspicabile (se non a parole, ma per quello che contano) per tutelare un proprio associato, ancora più grave che la diatriba fosse di due associati.
Anche una successiva riunione del calendario Fidal di cui riportiamo testo integrale (Documento 2), non ebbe alcun successo nel far modificare o meglio riportare Treviso alla sua data originale, ripetendosi così la sovrapposizione anche per il 2013.
In tempi non troppo lontani con altro tipo di associazione tra le maratone, vi era un più ampio e reciproco rispetto delle date e degli eventi, anche se non mancavano le problematiche - sarebbe assurdo negarlo -, ma almeno tra i soci si cercavano soluzioni di compromesso e negoziali.
Ma la vera assente di allora come oggi, era ed è la Fidal, allora con uomini e consiglieri diversi, oggi o meglio sino a pochi settimane fa con una nuova nomemklatura, con un comportamento che chiaramente evince quanto la Federazione abbia in considerazione la corsa su strada, una disciplina alla quale tiene molto, anzi moltissimo ma solo per i balzelli che deve incassare senza nulla o quasi dare, poi con regole sempre più pragmatiche e spesso controproducenti. Insomma la corsa su strada è una bella mucca da mungere. Però, attenzione: la grande comunità della corsa su strada sembra aver terminato il latte e non a caso nella decisione di Piacenza può esserci anche questa ragione: cioè, non organizzando più la maratona, almeno avrà una sia pur magra consolazione di tipo pecuniario, cioè quella di non dover pagare un balzello per la 42 km che è maggiore rispetto all’inserimento in calendario di una Maratonina.
Poi, si legga quanto sta avvenendo in Friuli Venezia Giulia, dove un presidente regionale Fidal si pone tra gli organizzatori di una maratona che viene inserita in calendario solo un mese prima di quella di Trieste (Maratona d’Europa), scatenando a giusta ragione la reazione di quest’ultima.
Insomma si cambia manico e squadra ai vertici federali, ma il risultato non cambia, ovvero “ASSENTI INGIUSTIFICATI”, ora inviamo un in bocca al lupo e buon lavoro alla nuova Fidal e attendiamo di vedere e capire cosa farà, anche se le speranze per questo tipo di problematiche che possano cambiare almeno nel rispetto degli accordi da tutti sottoscritti, sono esigue.
Di seguito, riportiamo anche il Comunicato del Comitato Placentia Marathon redatto dopo la conferenza stampa di sabato 15 dicembre 2012 (Documento 1), al quale si aggiunge - a seguire - quello conseguito alla riunione di calendario FIDAL del 4 maggio 2012 (Documento 2), E' disponibile da parte del Comitato organizzatore, se vi fossero richieste in tal senso, anche la lettera di diffida della Fidal alla maratona di Treviso.
(Documento 1) Placentia Marathon for Unceif: dal 2014 si cambia! Niente più Maratona: l'ultima occasione per correrla è domenica 3 marzo 2013.
Dal 2014 si cambia! Niente più maratona ma solo gare su distanze medie: sicuramente la mezza maratona e probabilmente la Ultra Half Marathon di 30 chilometri.
E' quello che è emerso da una recente riunione del comitato organizzatore della Placentia Marathon for Unicef che, a pochi mesi dalla 18° edizione che si correrà a Piacenza domenica 3 marzo, pensa già alle novità da proporre per l'edizione del 2014.
Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti, anime della Placentia Marathon for Unicef, sin dal lontano 1995 ci hanno abituato alle novità: il cambio del calendario (dopo le prime edizioni sotto la neve), l'arrivo in Piazza Cavalli, il lungo Po, l'introduzione della Mezza Maratona e poi dell'Ultra di 30 chilometri, le marce FIASP e la camminata Corri con Armonia, la staffetta di quest'anno, ...
Quando le cose vanno male, tutti sono capaci di cercare il cambiamento, l'abilità sta nell'anticipare i tempi e capire in quale direzione muoversi. Questo è il motto degli organizzatori della gara piacentina e per questa ragione è stato annunciato con grande anticipo che dal 2014 non ci sarà più la maratona: chi vuole corre i 42,195 chilometri a Piacenza deve farlo il prossimo 3 marzo 2013!
Le motivazioni di questa scelta, sicuramente non facile, sono principalmente tre: mantenere alto il livello della competizione e soddisfare le aspettative degli sponsor, gravare sempre meno sul territorio e non ultimo l'atteggiamento censurabile della Federazione Italiana di Atletica Leggera.
Proprio partendo da quest'ultimo aspetto, Confalonieri e Perotti hanno motivato le loro scelte: "La Maratona di Treviso, in barba ad ogni regolamento, da alcuni anni si sovrappone alla nostra data, portandoci via numerosi maratoneti del nord-est. Dopo ripetute sollecitazioni, la Federazione, nel maggio di quest'anno, ha convocato gli organizzatori a Roma per definire di comune accordo il nuovo calendario triennale. Da allora non abbiamo più saputo nulla, nonostante ripetuti solleciti e , solo in questi giorni guardando casualmente il sito della FIDAL, abbiamo scoperto che anche nel 2013 Piacenza e Treviso si correranno lo stesso giorno".
Se questo atteggiamento della Federazione è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, le motivazioni sono più articolate e hanno richiesto considerazioni approfondite: "Da 18 anni - proseguono gli organizzatori - abbiamo chiesto ai piacentini di portare un po' di pazienza accettando la chiusura di alcune strade nell'orario della gara. Tre anni fa abbiamo restituito al traffico la provinciale di Gossolengo e spostato parte del percorso sul lungo PO. Visto il numero ridotti di maratoneti, pensiamo sia ora di ridurre anche il percorso lungo la Valnure, per condizionare ancora meno il traffico".
Ma il motivo principale resta quello di mantenere un eccellente livello della competizione e soddisfare le aspettative degli sponsor: "Abbiamo ben chiare le nostre responsabilità - proseguono Confalonieri e Perotti - che consistono nell'organizzare una bella gara che diverta gli sportivi e procuri visibilità e un ritorno economico ai nostri sostenitori. Le dimensioni di un territorio come quello piacentino e la concorrenza, a volte sleale, di altri eventi ci impongono un ridimensionamento. Ovviamente in termini di numero di gare, non sicuramente sotto il profilo qualitativo".
"Fare meno per farlo meglio". In estrema sintesi potrebbe essere questo il motto che guiderà nei prossimi anni il comitato organizzatore di Piacenza. E forse è anche una filosofia più in linea con i tempi: in questa congiuntura negativa occorre essere più umili, concentrarsi su quello che si sa fare meglio, tagliare i "rami secchi" per dare nuova linfa alla pianta.
L'augurio è quindi di poter continuare a vivere grandi e rinnovati momenti di aggregazione, di sport e di solidarietà.
(Documento 2) Roma, 4 maggio 2012 - Presieduta dal Vice Presidente della Fidal Nazionale Adriano Rossi, Presidente del CUS Cagliari dal 1970, si è tenuta ieri a Roma la riunione per il Calendario delle Maratone Internazionali Italiane.
Piacenza era presente con Alessandro Confalonieri, Pietro Perotti e Antonio Silva.
Roma, Milano, Venezia, Firenze, Tonino, Napoli, Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna, Verona, Padova, Treviso, Carpi, Ascoli Piceno, alcune delle Maratone Internazionali italiane presenti in sede FIDAL nazionale di via Flaminia Nuova 830, accanto alla Palazzina della sede del Comitato Italiano Paralimpico.
Seconda riunione (la prima svoltasi nel 2008, anno in cui fu deciso di organizzare il calendario con valenza triennale).
Tutte confermate le date delle storiche maratone italiane, mentre in discussione due date: il 4 marzo (e per altri due anni 2014 e 15 la prima domenica di marzo) che vede sovrapposta a Piacenza (ferma e consolidata da 15 anni) la Treviso Marathon che, in barba ai regolamenti e alle disposizioni, si è collocata alla data della prima domenica di marzo. Ferma la decisione di Piacenza di opporsi a questa richiesta che penalizza la nostra manifestazione..
Altra “invasione” veneta contrappone a Carpi (Maratona d’Italia) la Verona Marathon in ottobre, anche se ad una settimana di distanza e dunque meno diretta, rispetto alla contrapposizione Piacenza /Treviso.
Diverse ore di interventi, senza soluzione per le due situazioni. Placentia Marathon for Unicef, invierà domani una lettera al Comitato Regionale Fidal (Confalonieri ha già anticipato telefonicamente al Presidente Alberto Montanari le intenzioni di Piacenza ad andare fino in fondo alla questione) e al Comitato Italiano.
Quest’ultimo, sarà chiamato a decidere entro il 15 maggio (Consiglio Nazionale) all’eventuale spostamento di data di alcuni eventi. Treviso, ha già raccolto diverse iscrizioni in occasione della 10^ edizione che avverrà nel 2013, dunque ha grandi difficoltà a spostare la data, mentre Verona, ha come unica possibilità di far arrivare la maratona all’interno della Arena la prima domenica di ottobre, in quanto fino all’ultima di settembre l’Arena è di competenza di una Fondazione Teatrale e dal 15 ottobre iniziano come di consueto i cicli di Manutenzione a cura della Sovrintendenza.
Roma dunque ancora una volta chiamata a decidere su storiche manifestazioni emiliane contrapposte a giovani eventi della vicina regione veneto.