(Adriana Ponari) E anche la Supermaratona dell'Etna è andata: esperienza mozzafiato! Chi ha voglia di leggerne e di vedere le mie foto deve solo cliccare su Ultramaratone,maratone e dintorni...Adesso si parte verso altri luoghi (del cuore per chi conosce la storia della mia famiglia) e verso altre foto che spero rispecchino i miei sentimenti per ciò che andrò a trovare e per ciò che lascio per fortuna per poco (chi resta avrà i miei racconti e le mie immagini).Bene la Russia mi aspetta, aspettatemi anche voi, per favore!
Per questa volta vorrei commentare le foto in maniera formale come di solito si legge sui giornali informatici e non.
Troppo evidente la frattura fra la prima e la seconda parte di questa gara tutta in salita dal primo chilometro sino all'ultimo... La drammaticità e la durezza del secondo tratto del percorso di gara cozzano e fanno sembrare la prima parte una corsa come tante altre: domenicale sfida atletica fra runner sorridenti e attenti, chi a divertirsi - e i sorrisi ne danno testimonianza - e chi, con l'occhio alla classifica, concentrato e misurato.
La gara inizia sul mare, su di uno Ionio color pastello che mostra una pigra e festiva calma piatta. La location è Marina di Cottone (Fiumefreddo di Sicilia): il raduno per la partenza è fissato proprio lì.
E' l'occasione per rivedere amici, salutare chi non si conosce ancora e fare soprattutto foto: quelle belle foto di gruppo che sono la mia disperazione per il ventaglio di atleti che si dispone per farsi riprendere e che, mai e poi mai, si potrà prendere tutto quanto... un riflesso condizionato per loro, le foto di gruppo che, però, dimostrano voglia di stare insieme; io da parte mia non so dire loro di no...
Sembra che gli atleti siano più del previsto: si dice dai 210 ai 240; e, in effetti, questa gara emana fascino e richiama alla partecipazione.
Sono oltre 43 km sempre in salita: è pubblicizzata come la gara che dal punto di partenza permette di vedere l'arrivo...e "l'arrivo" più che vedersi (c'è fumo e nuvolosità in cima) vede noi, sornione e immanente!
Il caldo diventa protagonista man mano che si procede per strade e paesi e la vegetazione è la tipica macchia mediterranea... Il ritmo di corsa è - direi da profana - misurato: chi non ha nella mente il pensiero fisso di risparmiare le forze per il finale! Strategie di corsa che frullano nella mente.
Fortissimi i non Siciliani, uno di loro [Lorenzo Trincheri], un grandissimo atleta - già vincitore nella scorsa edizione (e non solo) , arriverà per primo lassù a tagliare un suggestivo tricolore.
Si sale e il dislivello diventa sempre più evidente; io procedo su di un Quad (guidato da Carlo, ottima guida per me) e messo a disposizione dagli organizzatori: la Supermaratona è gara da non perdersene nulla... solo con un mezzo del genere potrò fare foto: raccontarla non è - e non sarà - facile!
Una cosa mi colpisce,positivamente: il passaggio sulle strade principali di paesi molto belli come Piedimonte o Linguaglossa dove molte persone aspettano e applaudono, con vera passione, gli atleti che passano e che ricambiano loro stessi il tifo! Onestamente è la prima volta che vedo tanti consensi e partecipazione,
Ma si sale ancora verso Piano Provenzana dove tutto cambierà...davvero tutto!
Linguaglossa è lo snodo fra il bene o male agile salire e anche il vero e proprio significare della 0-3000. Si passa nel Centro cittadino fra tifosi e spettatori che incoraggiano in modo sfegatato: tutti applaudono (forse alla temerarietà dei runner?), il caldo si fa sentire ancora pressantemente, il meteo si mantiene.


La Supermaratona dell'Etna da 0 a 3000 si è svolta il 14 giugno 2014.
Per leggere i risultati finali vai al seguente articolo: Supermaratona dell'Etna da 0 a 3000 2014. Trionfano Lorenzo Trincheri e Graziella Bonanno. Il primo commento di Elena Cifali, finisher
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