Da poco in Ungheria e intorno al Lago Balaton, si è conclusa la Ultrabalaton, una delle prove europee su strada impegnative e lunghe sulla distanza è di 212 km, che è ormai diventato una classica.
Quest'anno erano presenti diversi italiani, tutti con l'obiettivo di diventare finisher, ma le coindizioni climatiche sono state proibitive soprattutto per via del caldo da record. Tutti gli atleti ne hanno sofferto e a farne le spese è stato proprio il vincitore della Nove Colli Running che è finito anche in ospedale.
Il dato che solamente 34 atleti, su più di 200 partenti, siano giunti al traguardo, la dice lunga sulle condizioni ambientali.
Per la cronaca ha vinto una donna, l'ungherese Szilvia Lubics con il crono di 22.10.58, che aveva vinto anche lo scorso anno ma solo a livello femminile e che aveva fatto l'accoppiata con la Spartathlon (vincitrice anche là).
GGià a fine aprile gli osservatori avevano notato che l'atleta era molto migliorata, quando aveva vinto la 24 ore di Sarvari con 232,454 km e, con la sua prestazione alla UltraBalaton, ha dato conferma di ciò.
Dietro di lei e 1° uomo assoluto il grande Janos Bogar in 23.02.22 (nel 2007 aveva vinto in 18.50.06).
Bene i nostri atleti, primo di tutti Andrea Zambon, 8° uomo in 27.20.54, seguito da Ciro Di Palma, 16° in 29.57.33, Alessandro Papi 23° in 31.36.50 e Giacomo Maritati 24° in 31.39.00.