A Reggio Emila sulla pista ciclistica "G. Cimurri", dal 21 ottobre 2011, si sta svolgendo la manifestazione (non competitiva, ma presidiata dai giudici di gara per la vidimazione dei risultati) in cui Antonio Tallarita e altri ultrarunner che vorranno affiancarlo correrrano una 100 km al giorno per 10 giorni consecutivi. La manifestazione denominata come 10X100 chilometri e adesso battezzata come "Ultramaratona del Tricoloro vedrà alla sua fine degli atleti che in 10 giorni hanno totalizzato 1000 km su strada e avrà dei risvolti importanti dal punto di vista dello studio scientifico della resistenza mentale e fisica nella corsa di lunghissima durata. A tal fine una équipe medica sarà presente nel luogo si svolgono le dieci 100 km.
Mei dieci previsti, chi vorrà potra soltanto partecipare ad una maratona.
Ecco il resoconto della 1^ giornata da parte di Michele Rizzitelli, come sempre divertente ed ironico...
(Michele Rizzitelli) Il prologo s’è recitato in casa Tallarita, situata nella zona residenziale di Reggio Emilia, alle ore 20.00 di giovedì, 20 ottobre. Gabriella e Antonio hanno preparato pizzette, risotto ai quattro formaggi, tagliatelle al pomodoro, scaloppine al limone, insalata verde, ananas e dolci siciliani.
L’indomani mattina, il sole non era ancora sorto quando si sono aperti i cancelli della pista ciclistica “G. Cimurri”. Due uomini e una sola donna si sono presentati alla 100 kmx10 giorni: il nazionale della 24 ore, Antonio Tallarita della Polisportiva Biasola, il primatista italiano MM50 della 48 ore, Vincenzo Tarascio della Sanremo Runners e la capofila del Club dei Supermaratoneti, Angela Gargano della Barletta Sportiva. Otto i partecipanti alla maratona, tutti appartenenti al Club dei Supermaratoneti: Mario Liccardi, Stefano Giorgio, Marina Mocellin, Roberto Paracchini, Vito Piero Ancora, Lorenzo Gemma, Angelo Cappuccio e Michele Rizzitelli.
Tutti i "millechilometristi" si sono presentati a Pietro Trabucchi per essere sottoposti ad un test cognitivo. Lo psicologo li ha presi per la testa ed ha applicato un elettrodo cutaneo in corrispondenza dei lobi frontali; poi ha tirato loro le orecchie e ha applicato altri due elettrodi al lobi. A gara terminata, ha ripetuto la procedura: è un metodo per studiare l’effetto di una fatica muscolare intensa sulla capacità di attenzione.
Alle ore 9.00, tutti erano sulla linea di partenza per l’inizio dell’Ultramaratona del Tricolore. Questa è, a quanto pare, la denominazione definitiva, dopo essere stata chiamata in vari modi: 10% = 1000 km; 1000 km di Reggio Emilia; 10, 100,1000.
Il vento è debole-moderato; il sole trapassa con facilità il cielo velato; la temperatura si manterrà fra 6° - 14° e l’umidità fra il 95% e il 42%; l’erba dei campi è madida di rugiada.
Il circuito ciclistico, prestato per l’occasione ai podisti, misura 1022x4 m di larghezza, completamente piatto con curve a destra e sinistra e un rettilineo di 350 m, ricoperto di asfalto morbido. Per metà è circondato da alti pioppi, l’altra metà confina con il vuoto deserto di un poco frequentato aeroporto, che lo espone al soffiar dei venti.
La prima giornata è trascorsa tranquilla. Tutti hanno giuocato al risparmio energetico. Conclusasi la maratona, “quei tre” non sono rimasti soli, essendo giunti, nel pomeriggio a dar man forte, i coniugi Gabriella Valassina e Franco Cabrini, che hanno fatto loro compagnia per il tempo di una mezza maratona.
Alle ore 18.24, il sole ha concluso il suo unico giro, mentre i millechilometristi hanno continuato ad inanellarne: Antonio Tallarita fino alle ore 19.10 (10.05.37 il suo tempo), Vincenzo Tarascio fino alle ore 19.31 (10.26.55 il suo tempo) e Angela Gargano fino alle ore 21.50 (12.39.42 il suo tempo).
L’organizzazione è stata perfetta, con ristori e pasti gradevoli. Il pacco gara conteneva una polo di buona fattura e la miglior maglietta vista in circolazione nelle gare.
Anche domani (22 ottobre 2011) le condizioni metereologiche daranno una mano a “quei tre”.
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