Il 1° aprile 2012 si è svolta la 32^ edizione della Mezza maratona di Berlino che ha visto la massiccia partecipazione di quasi 30.000 runner provenienti da ogni parte del mondo: ben 85 diverse nazioni sono state rappresentate. Nutrita la partecipazione degli Italiani sia attraverso delle organizzazioni del tipo di TerraMia - oppure OvunqueRunning - che vendono il pacchetto completo (iscrizione, pettorale, viaggio e soggiorno) sia autonomamente (benchè sia tanto partecipato è uno di quegli eventi, in cui - se ci si muove per tempo - ci si può iscrivere per conto proprio).
Il successo di questa Mezza deriva dal fatto che, dal popolo delle lunghe è considerata un'occasione ideale per prepararsi alle maratone primaverili, così come rappresenta un'imperdibile occasione per chi vuole iniziare a misurarsi su questa distanza, provando al tempo stesso l'emozione di un grande evento, al pari di quelle generate dalla partecipazione alle grandi Maratone su strada.
Ma deriva anche dal fatto che si tratta di un evento complesso prevedente anche la gara per gli handbiker, per i pattinatori in linea (nella forma individuale e a squadre), la partecipazione dei pattinatori "for fun" dei "walker" (camminatori) e, infine, della manifestazione Run for Fun, su di una breve distanza non agonistica e aperta a tutti. Pubblico fantastico, gruppi musicali, artisti ed un percorso bellissimo (e veloce!) sono lo scenario della Mezza di Berlino.
Le condizioni climatiche alla vigilia non erano delle migliori e lasciavano presagire il peggio: si è avuto un abbassamento della temperatura piuttosto cospicuo, accompagnato da pioggia e poi anche da una spolverata di neve.
Eppure, al mattino, si è aperta inaspettata una finestra di condizioni meteo propizie, con un innalzamento della temperatura, benchè di base l'aria sia rimasta freddina - non per i Nordici, ovviamente - (attorno ai 7° gradi), e con la comparsa di un timido sole primaverile.
Lo start è stato dato alle 10.45, quando l'aria si era già riscaldata e il tepore dell'aria ha aiutato tutti quei runner che non sono abituati ad allenarsi nelle rigide condizioni climatiche invernali.
Il punto di partenza e il traguardo erano collocati in Karl-Marx-Allee, un grande viale, costruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la ricostruzione della Germania dell'Est.
Il Percorso è stato progettato per consentire ai runner di poter ammirarte alcuni dei monumenti e dei luoghi più belli di Berlino, come la Cattedrale e il Museo Regionale, la Porta di Brandeburgo, con l'attraversamento del Tiergarten, il più grande parco di Berlino, la Ku'damm, la grande via commerciale della Berlino Ovest di un tempo, e - per finire - la Potsdamer Platz .
La Vattenfall Halbmarathon di Berlino 2012 si è confermata come una delle più veloci mezze maratone del mondo. Il giovane Dennis Koech, già vincitore nel 2012 alla Mezza Maratona di Ras Al Kaimah, ha avuto la meglio a sorpresa sul campione del mondo in carica di mezza maratona Wilson Kiprop per appena un secondo in una gara con cinque uomini sotto l’ora. Koech ha tagliato il traguardo in 59’14”, prestazione che lo colloca tra i primi venti delle liste mondiali.
A causa del vento nei primi 10 km il gruppo di testa composto da otto uomini è transitato con un tempo di 28’26”, passaggio più lento rispetto al tempo previsto di 28’00“. Nella seconda metà gra il ritmo si è notevolmente velocizzato e a 3 km dalla fine c’erano ancora cinque uomini in testa. Koech, che era appena alla sua seconda gara fuori dal Kenya, ha piazzato un allungo micidiale (19 km in 2’42”) che non gli è stato sufficiente per scrollarsi di dosso Wilson Kiprop che ha tenuto testa al giovane connazionale. La gara si è decisa negli ultimi 200 metri quando Koech ha lanciato il suo attacco decisivo.
“Non mi aspettavo di battere Kiprop”, ha detto Koech che si allena con Georey Mutai, vincitore alle maratone di Boston e New York nel 2011. Kiprop ha realizzato il suo personale con 59’15”, ma si è dovuto accontentare del secondo posto davanti a Ezekiel Chebii (59’22”), Pius Kirop (59’25”) e Paul Kipchumba (59’53”).
Dominio keniano anche nella gara femminile dove Philes Ongori, Helah Kiprop e Caroline Chepkwony hanno guidato in testa dall’inizio alla fine. Solo negli ultimi due chilometri la Chepkwony ha perso il terreno sotto la spinta delle due rivali. La Ongori, argento agli ultimi mondiali di mezza maratona e vincitrice alla maratona di Rotterdam nel 2011, ha vinto il duello con la Kiprop per appena un secondo con il tempo di 68’25”. La Chepkwony ha concluso la gara in terza posizione in 68’56”. Per la prima volta tre donne sono scese sotto il muro dei 69 minuti alla mezza maratona di Berlino.
Il mio amico Gianfranco Di Stefano - rappresentante di un nutrito gruppetto di palermitani - così sintetizza la sua esperienza berlinese.
(Gianfranco Di Stefano) La sera precedente neve (poca, ma sempre neve era) e raffiche di vento siberiano; durante la notte temperatura a -3°.
Ma la mattina della gara è esplosa incredibilmente la primavera (questa "esplosione" sarebbe durata poco, ma il tempo sufficiente per correre sotto un sole caldo e senza vento c'è stato) e la temperatura è salita rapidamente a 8-10 gradi
Ho avvertito subito durante il riscaldamento delle buone - anzi, ottime sensazioni -: ero rilassato, non avevo dolori e doloretti, respiravo bene (probabilmente gran parte del merito va alle due corsette preparatorie che ho fatto con Maurizio Crispi che mi hanno permesso un buon recupero sia sul piano fisico che mentale) e mi sentivo leggero...
Allora, per evitare sollecitazioni negative, ho deciso di correre da solo e non insieme al gruppo di runner con cui ero andato a Berlino: e la scelta è stata vincente.
Sono entrato subito in una sorta di “trance” agonistica (chi corre sa di cosa parlo) e le gambe hanno preso a girare da sole senza alcuna fatica; ho dovuto addirittura frenarmi quando mi sono accorto di correre ben sotto i 5’ al Km, cioè la velocità che avevo programmato.
La fatica si è fatta sentire solo intorno al 18 Km, ma ormai ero quasi arrivato e poi - quando le cose devono andare bene perchè devono andare bene - ha ricominciato a soffiare il vento rafficato, ma io l’avevo alle spalle ed era come se, ogni tanto, qualcuno mi desse una spinta vigorosa.
Alla fine sono riuscito anche a scattare e a tagliare il traguardo in progressione.
Invece, non mi è riuscito di bere il boccalone di birra che offrivano al traguardo a tutti i corridori finisher.
Ricordiamo che, nella Mezza di Berlino, il record maschile è stato realizzato nel 2007 dal keniota Patrick Makau Musyoki con 58’56”, mentre quello femminile appartiene alla connazionale Edith Masai, che nel 2006 ha tagliato il traguardo in 1h07’18”, unica donna che ha corso sinora la mezza in meno di 69'.
La Mezza Maratona di Berlino per il cronometraggio utilizza il sistema Championchip. Tutti i partecipanti possono utilizzare il proprio chip, il cui codice deve essere riportato nel modulo di registrazione prima della gara, oppure possono noleggiarlo (e, in tal caso, viene consegnato insieme al pacco gara) e riconsegnarlo al termine della gara, nell’apposita area.
Al termine, tutti i finisher ricevono una medaglia.
Durante il percorso di gara, sono disposti quattro punti di ristoro con acqua, thé e frutta fresca. Sarà presente anche un servizio di Assistenza Medica in caso di necessità. Verranno inoltre allestite alcune aree di intrattenimento con musica e vari artisti, oltre a stand gastronomici, che renderanno l’evento ancora più speciale!
Tutti i runner possono partecipare al Party post-gara che si svolge Domenica sera, in una location esclusiva, utilizzando il biglietto di ingresso che viene consegnato insieme al pacco gara.