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Su Repubblica del 19 novembre è comparso uno "speciale" sul camminare, nel cui contesto è in evidenza una lunga intervista a Viggo Mortensen, il grande attore che si scopre essere anche pittore, musicista, fotografo, poeta e soprattutto camminatore.
Viggo inizia con queste parole: "Cammino per conoscere il mondo e me stesso. È la cosa che mi piace di più", perfettamente in sintonia con La Compagnia dei Cammini che aveva intitolato la conferenza organizzata a Torino qualche mese prima "Camminare per conoscere sè stessi e il mondo".
Viggo è un grande attore, che ha sempre stregato il suo pubblico sino alla sua recente interpretazione di Sigmund Freud nell'ultimo film di Cronenberg: carismatico e pensoso con uno Jung che quando lo incontra appare smarrito ed incerto, preda delle sue debolezze.
Dall'intervista che ha rilasciato si comprende che Viggo possiede le qualità del grande camminatore: "Ho attraversato i paesaggi selvaggi della Nuova Zelanda, il bush d'Australia, le foreste del Canada. Tra i prossimi programmi c'è quello di perdermi: dal cammino senza meta tra le calli di Venezia in inverno fino alle strade della Mongolia". Titolo dell'intervista: "Ecco perché camminare è un'arte".
Anche Benedetta Tobagi ci racconta il suo piacere del camminare: "...mentre cammino, penso molto meglio: come se col corpo si rimettesse in moto anche il cervello".
L'articolo più bello, purtroppo non disponibile on line, è di Paolo Rumiz, che racconta delle trasformazioni che avvengono giorno per giorno in una camminata di una settimana. Rumiz invita a provare almeno una volta nella vita un viaggio a piedi da soli, senza ascoltare i sedentari che vi inviteranno a non farlo.
Non c'è bisogno di andare a Santiago, basta molto meno.
E Rumiz descrive in modo perfetto un viaggio a piedi: "Inizia la metamorfosi. Il primo giorno sei sbilenco, pieno di timori... il secondo giorno prendi un po' di ritmo e quel ritmo genera musica nella testa... il terzo giorno la solitudine non è più un problema. Anzi il fatto di essere soli facilita l'incontro... il quarto giorno tutte le vostre funzioni vitali sono tarate a meraviglia, le paturnie inutili sono spartite... il quinto giorno vi rendete conto con stupore di aver imparato a camminare... dal sesto in poi vi passa completamente la voglia di tornare."
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