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Vincere a Milano per arrivare a Londra: questo l’obiettivo dichiarato del folto gruppo di top runner che domani prenderanno il via della 12° edizione della Barclays Milano City Marathon, organizzata dal consorzio Milano Marathon (RCS Sport – La Gazzetta dello sport e Rosa&Associati).
Così, alla presentazione ufficiale della vigilia, Federico Rosa, ha sintetizzata quello che sarà il leit motiv della corsa di domani, confidando nelle caratteristiche del percorso e soprattutto sulle condizioni meteo che dovrebbero essere favorevoli ad una grande prestazione.
“Mai come quest’anno la maratona di Milano ha visto un così folto gruppo di runners stranieri che, nonostante la concomitanza di Parigi e Rotterdam, hanno scelto di venire a Milano per ottenere i limiti necessari per andare ai Giochi di Londra” ha dichiarato il direttore tecnico della corsa. E per i brasiliani sara’ un vero e proprio trial che designerà gli uomini per le Olimpiadi”.
Anche Andrea Trabuio, direttore dell’evento, ha sottolineato l’importanza che domani avranno le condizioni meteo per un grande successo della gara."Gli oltre 13.000 iscritti, tra maratona e staffetta, rappresentano già un traguardo di grande soddisfazione. Adesso speriamo che il tempo ci assista anche nel’avere un grande risultato sul piano tecnico”.
Le premesse per stabilire il nuovo record della maratona (2h7’53”) del resto ci sono tutte.
“Samuel Kosgei sarà una lepre ideale per riuscire in questa impresa” - ha ribadito Federico Rosa presentando i favoriti.
Oltre a Naibei, vincitore della passata edizione, gli occhi sono puntati sugli etiopi Gemechu e Wedajo e sui keniani Too e Kurgat.
Bedada, Kosgei e l’italiana Quaglia saranno invece le protagoniste in campo femminile.
Le speranze italiane sono puntate su Giovanni Gualdi, anche lui alla ricerca del pass olimpico.
“Sono in buone condizioni, convinto di poter fare un ottimo tempo e arrivare al 2h11’30” che la Federazione ha fissato come tempo limite per andare ai giochi”.
Inizio della diretta su Sportitalia 2 dalle 9.00, telecronaca di Ettore Miraglia e Giorgio Rondelli
Maggiori informazioni sul sito
www.milanocitymarathon.it<http
Maratona di Sant'Antonio 2012: ecco i portagonisti. Annunciati i nomi dei top runner maschili della gara di domenica 22 aprile. Il keniano Chebet in gara per il bis e per il primato della corsa. Ma attenzione al connazionale Kwambai, all’eritreo Kiflom, al «dormiglione» etiope Habtamu Asefa e al brasiliano Paula. Il technical manager Giampaolo Urlando: «Faremo domanda per la Iaaf Label»
Eccoli qua, i protagonisti della tredicesima edizione della Maratona di Sant'Antonio. A dieci giorni dalla gara di domenica 22 aprile escono i primi nomi dei top runner che animeranno la competizione maschile. «Un cast – spiega Giampaolo Urlando, responsabile tecnico dell’evento – in grado di garantire una corsa combattuta, con atleti che possono puntare al record della manifestazione, realizzato proprio l’anno scorso all’esordio sul nuovo percorso. Proprio grazie ai risultati ottenuti nelle precedenti edizioni e al valore della starting list di quest’anno siamo in grado di richiedere la Iaaf Road Race Label, sorta di bollino di qualità per le maratone internazionali, assegnato dal massimo organismo mondiale».
In prima fila c’è il keniano Ben Chebet. E’ l’uomo da battere, non solo perché su queste strade si è già imposto nel 2009, ma anche perché a Padova si è sempre espresso al meglio, realizzando il suo primato personale (2 ore 09’26”) nel 2011. Occasioni in cui il pubblico di casa ebbe modo di conoscere un atleta tanto sicuro in strada quanto timido e riservato nella vita privata. L’Italia, peraltro, gli ha sempre portato bene: nel suo palmares anche l’affermazione alla maratona di Firenze del 2009, la vittoria di Carpi dell’anno precedente e quella di Trieste 2006, oltre ai successi a Innsbruck (2005) e Salonicco (2008).
Dovrà guardarsi, però, da tre esordienti che promettono molto, come il connazionale Robert Kwambai Kipkorir (un personale di un’ora 01’47” sui 21,097 chilometri realizzato a fine 2011 a Zhuhai, in Cina, dopo aver vinto anche la mezza maratona parigina di Saint Denis), l’eritreo Sium Kiflom, dato in grandi condizioni (un’ora 01’54”) e, soprattutto, l’etiope Wakeyo Habtamu Asefa (un’ora 01’09”). Quest’ultimo, in particolare, seguirà le orme di un altro atleta etiope, Toleda Tadese, che detiene l’attuale primato (2 ore 09’02”).
E quel che è certo è che le sue prestazioni in gara sono in netto contrasto col soprannome de «il dormiglione» che gli ha attribuito la stampa spagnola proprio nel giorno in cui ha firmato il suo personale nella mezza maratona. E’ successo lo scorso 31 marzo, in gara ad Azpeitia, nei Paesi Baschi: al momento della partenza del pullman dei top runners il manager della gara iberica Miguel Ángel Mostaza ha scoperto che c’erano tutti meno uno: Wakeyo non si trovava. «Dove sta l’etiope?» ha chiesto. Silenzio. A quel punto è cominciata la ricerca che si è conclusa quando si è scoperto che il nostro stava ancora dormendo in albergo. Gli atleti keniani presenti lo hanno guardato male quando è salito in autobus. E ancora di più, pare, quando ha tagliato il traguardo per primo.
Il brasiliano Paulo Roberto Paula ha invece firmato il suo primato personale solo a marzo del 2012, a Barcellona (2 ore 11’51”), dopo aver scoperto recentemente la maratona. Ha, però, un curriculum molto lungo sia in pista che sulle corse su strada e un fratello gemello, Luis Fernando, che corre pure lui.
L’Europa sarà poi rappresentata dal ventinovenne portoghese Luis Feiteira (2 ore 11’57”) che a ottobre 2011 ha già corso in 2 ore 13’12” ad Amsterdam e che a Padova cercherà di limare altri 12”, come richiesto dalla sua federazione per presentarsi ai Giochi Olimpici. Feiteira, tra l’altro, tiene un blog aggiornato con le cronache delle sue gare e con i suoi allenamenti. Il suo motto? «Un maratoneta non si ferma mai, quando lo fa è solo per fare il punto».
In lizza ci sono però anche altri specialisti in grado di dire la loro, dall’eritreo Mesfin Tesfayohannes (2 ore 12’17”) all’etiope Tumicha Worana, per arrivare agli italiani Vito Sardella e Liberato Pellecchia. E nei prossimi giorni sarà ufficializzato il cast della prova femminile che, anche in questo caso, promette spettacolo
Nella foto (Photosprint) Ben Chebet taglia il traguardo della Maratona di Sant'Antonio del 2009
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La strada per Londra passa da Padova... Alex Zanardi e Ruggero Pertile, ospiti d’onore alla presentazione della Maratona S.Antonio 2012, sono uniti da un unico obiettivo: i Giochi Olimpici 2012. Il presidente Federico de’ Stefani: «Tutto è pronto per una grande edizione»
Maratona S.Antonio 2012, si alza il sipario. La sala Rossini del Caffè Pedrocchi, nel cuore di Padova, ha ospitato la presentazione dell’evento in cartellone domenica 22 aprile. Una piacevole occasione per brindare alla tredicesima edizione e far partire il conto alla rovescia.
Ospiti d’onore Alex Zanardi e Ruggero Pertile. Tutti e due hanno Padova nel loro destino e tutti e due sono accomunati da un unico obiettivo: i Giochi Olimpici di Londra. Il primo a parlare è stato Ruggero, atleta di casa, nonché unico maratoneta azzurro al via della gara a cinque cerchi. Era un po’ commosso nel rivedere su video le immagini delle sue vittorie e nel ripensare al trionfo in Prato della Valle del 2006: «Rispetto ad allora sono cambiate un po’ di cose, si è allargata la famiglia perché è nata mia figlia Alice e ho preso consapevolezza dei miei mezzi. Forse allora ero più impulsivo, mentre oggi sono più “ragioniere”. Ma mi è rimasta la stessa voglia di non accontentarsi, la stessa voglia di sognare – ha raccontato “Rero”, intervistato da Paolo Mutton – Londra? Mi piacerebbe chiudere tra i primi dieci al mondo e ce la metterò tutta per riuscirci».
Dopo di lui ha parlato Zanardi, che il 22 aprile si presenterà al via in handbike da campione uscente, dopo il successo del 2011. «Ricordo quando ho corso qui la prima volta, nel 2008, e le cadute rimediate. Il volto era una maschera di sangue e il dottor Costa, che mi seguiva, mi aveva detto: tranquillo, ora torniamo a casa in ambulanza. Ma io ho visto che la mia “bici” ancora reggeva e ho pensato a mio figlio Niccolò che mi attendeva al traguardo e gli ho risposto: c’è un bambino che aspetta suo padre, all’arrivo, non posso deluderlo. Oggi sono di nuovo a Padova perché questa è casa mia, dato che vivo da queste parti, e perché questa è una delle maratone più veloci e competitive al mondo per i cicloni».
Nutrito il parterre delle autorità presenti al fianco di Federico de’ Stefani, presidente di Assindustria Sport e di Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova. In prima fila Umberto Zampieri, assessore allo sport del Comune, Leandro Comacchio, assessore allo sport della Provincia, l’onorevole Marino Zorzato, vicepresidente della Regione Veneto, Roberto Furlan, guida della Camera di Commercio di Padova, Mirko Patron, sindaco di Campodarsego, Domenico Zanon, sindaco di Camposampiero. Ma anche il presidente del Coni di Padova Dino Ponchio, il presidente regionale della Fidal Paolo Valente, Vincenzo Montemagno, questore di Padova, Sergio Baldo, responsabile della sezione atletica delle Fiamme Oro, sempre vicine alla Maratona, Francesco Canella, presidente della catena di supermercati Alì, e Claudio Carta, presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico.
Il saluto finale è toccato ovviamente a de’ Stefani: «Quando penso alla Maratona S.Antonio penso alle facce degli amici che l'hanno corsa, al loro sorriso mentre tagliavano il traguardo. Di sorrisi ne vedremo tanti anche il 22 aprile: ognuno di noi troverà una faccia nota in Prato della Valle. Ed è questo il piccolo miracolo della Maratona S.Antonio: mobilitare Padova. In tredici edizioni tutti sono stati coinvolti. Un contagio benefico che ha generato un effetto virtuoso: sono nate altre manifestazioni come Corri X Padova e la 24for Children e la nostra città ha rinnovato la propria passione. Oggi Padova è una città che corre e lo fa in tutti i modi, con una gara che ha fatto della disabilità un punto di forza. E Padova corre grazie agli oltre 2.000 volontari che lavorano per far sì che tutto questo sia possibile e corre grazie maratoneti capaci di incarnare un sogno, che dalle strade veloci della nostra provincia porta sino ai Giochi Olimpici. E’ per far crescere atleti come Ruggero Pertile che Assindustria Sport continua la sua corsa. La prossima settimana tutto il mondo inizierà il countdown: -100 giorni ai Giochi di Londra. Noi inizieremo il nostro conto alla rovescia: -10 alla Maratona».
Nella foto Federico de’ Stefani, Alex Zanardi e Ruggero Pertile
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Si è svolta il 1° aprile 2012, la 36^ edizione della Maratona di Russi che ha visto la presenza di numerosi rappresentanti - uomini e donne - della compagine azzurra che rappresenterà l'Italia al prossimo Mondiale 100 km su strada, a Seregno, il 22 aprile 2012. Per loro ultima prova generale, prima dell'importante appuntamento. Alberico Di Cecco conquista l'Argento e Antonio Armuzzi il Bronzo, mentre tra le donne la vittoria va a Monica Carlin, seguita da Francesca Marin e dalla Borzani, con un podio interamente italiano.
(Fonte: Podisti.net) Copiando l’idea di Fiorello, la 36^ “Maratona del Lamone” è partita sulle note di Jovanotti, cambiando il ritornello in “Il più grande spettacolo durante il week-end”.
E il GS Lamone ne aveva ben donde. Infatti, quella di ieri è passata agli annali con quasi 2.500 concorrenti, dei quali 630 solo sui 42 km (altro record stracciato). Era la domenica della Palme, ma anche il primo d’Aprile, ed in effetti un paio di Pesci volenti o nolenti ci sono stati.
Il primo, più frivolo, parlava di una possibile presenza dell’Olimpionico Stefano Baldini, poi evidentemente smentita; il secondo, imponderabile, invece la caduta sul ciglio della strada, intorno al 22° km, di un albero, che per fortuna non ha causato danni ad atleti e mezzi al seguito. L’ostacolo è stato aggirato passando sui campi ed una carraia limitrofa, ma è servito l’intervento dei Vigili del Fuoco per rimuovere il vecchio arbusto. Alla partenza, un parterre de roi da far inorgoglire il Gs Lamone, con ben 23 maglie azzurre complessivamente totalizzate da Antonio Armuzzi, Giuliano Battocletti (terzo all time in mezza maratona) ed Alberico Di Cecco (terzo all time in maratona), protagonisti all’avvio, ma alle spalle di Hicham El Barouki e di Zakayo Biwott.
Ben presto però il marocchino rompe gli indugi (5° km) ed inscena un monologo che lo porterà ad iscrivere per la prima volta il suo Paese nell’Albo d’Oro, interrompendo l’egemonia del Kenya, che durava da 8 anni. I passaggi al 15° km (48’45”) ed a metà gara (1.09’03”, alla media di 3’17” al km) lasciavano sperare al 33enne di stanza ad’Imperia di poter scendere sotto le 2 ore e 20’, ma Eolo ci ha messo lo zampino e da Boncellino (35° km) un muro trasparente rimbalzava i concorrenti. Comunque il suo 2.23’57” è dignitoso, tenuto conto anche del clima da 12°. I nostri tre moschettieri hanno viaggiato a vista fino al 15° km, ma poi Di Cecco e Battocletti si sono riportati su Biwott, ma prima di metà il trentino si è fermato per un dolore al polpaccio, lasciando agli altri due il compito d’inseguitori (1.10’54”), mentre Armuzzi viaggiava regolare in progressione.
Al 28° km Di Cecco aumenta il ritmo, staccandosi dalle calcagna il keniano, per conquistare l’argento (a 1’32”), ma Biwott perderà anche il bronzo a favore di Armuzzi (a 3’29”) e pur con lo stesso tempo (a 10’34”) almeno rintuzza la rimonta di Boffo. Decimo, e primo romagnolo, Marco Serasini in 2.41’51”, forse il più serio candidato al “Trittico di Romagna”, che da qui iniziava il suo cammino stagionale; seguito a 2’17” da Flavio Monteruccioli, russiano d’adozione ed a 3’59” da Poggiolini.
Se al maschile era presente metà della nazionale azzurra di 100 km, in vista dei prossimi Mondiali (22 a Seregno), le donne non state da meno, con cinque in gara. Per la quarta volta a scrivere il nome negli annali della gara è Monica Carlin, sfoderando la consueta prova di regolarità ad alti ritmi, terminata in 2’53’01” (1.24’15” a metà), alla quale solo la Mustat ha resistito, prima del ritiro al 24° km. Argento a 8’19” per la Marin, e bronzo a 14’19” per la Borzani ed alle loro spalle l’ex tunisina di Lugo, Leila Bourguiba (3.09’46”), che ha stimolato a migliorarsi anche Alice Bassi, nona in 3.20’20”.
Il Cinquemilametri. Oltre ai 42 km si sfidati anche 164 under 16 nel “Gp Promesse di Romagna” ed altri 132 agonisti nella 19^ edizione del circuito per adulti. Qui la nouvelle vague romagnola ha dettato ancora legge, e dopo Sanguinetti a Cacaci è toccato ad Alberto Della Pasqua, 21enne di Roncofreddo, proseguire l’opera, sancendo un 16’01” finale, davanti a Pifferi, Perazzini, Marchetti e Zanini. Nelle 2 categorie master ancora trionfi romagnoli per mano di Giuseppe Gorini (16’46”) ed Adolfo Accalai (18’14”), il quale ha preceduto di 6” Nadiya Chubak, dominatrice femminile, come nel 2009, a spese della giovane Briganti e della Savorana, attardate di 12” e 15”.
Tutte le Charity della Maratona di Sant'Antonio. Domenica 22 aprile le prove agonistiche saranno affiancate da una staffetta non competitiva che coinvolgerà 24forChildren-Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, ActionAid e Cuamm Medici con l’Africa. In corsa anche il sindaco di Padova Flavio Zanonato, la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e il presidente di Assindustria Sport Federico de’ Stefani
Sin dalla prima edizione la Maratona S.Antonio si è caratterizzata come la «maratona della solidarietà». Una definizione che quest’anno acquista un significato particolare per il ruolo che assumeranno i progetti di charity al suo interno. Domenica 22 aprile si svolgerà infatti anche una corsa a staffetta non competitiva di 21,097 chilometri da Camposampiero a Padova, che coinvolgerà 24forChildren-Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, ActionAid e Cuamm Medici con l’Africa.
Ogni associazione sarà rappresentata da quattro staffettisti-testimonial. Tra questi: il sindaco di Padova Flavio Zanonato, Francesco Peghin, presidente del Comitato Padova For Children e Stefano Bellon, vicepresidente della Fondazione Città della Speranza, tutti al via con la maglia di 24forChildren; la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani, che correrà assieme al presidente di Confindustria Padova Massimo Pavin e all’ex azzurro della maratona Salvatore Bettiol, schierati da ActionAid, e Massimo Carraro, amministratore delegato del Gruppo Morellato, che indosserà la maglia del Cuamm. Altri nomi si aggiungeranno però nei prossimi giorni facendo salire a 12 il numero dei partecipanti.
«Portare i progetti di charity dentro all’evento: è questo lo scopo delle staffette – spiega Federico de’ Stefani – Una proposta nata per dare loro ulteriore visibilità, all’interno di un appuntamento capace di coinvolgere oltre ventimila persone tra gare agonistiche e Stracittadine. A rappresentare ogni associazione saranno quattro testimonial, quattro persone che, per un giorno, prestano le loro gambe e il loro entusiasmo all’iniziativa. E sono proprio le associazioni a “reclutare” i loro staffettisti. C’è la Fondazione Città della Speranza, a cui la Maratona S.Antonio è sempre stata vicina, e ci sono due realtà come ActionAid e Cuamm, che lavorano in Africa e che si legano al mondo della maratona più di quanto si possa pensare, visto che, per citare un semplice dato, 91 dei primi 100 risultati all-time in questa specialità sono stati ottenuti da campioni keniani (64) o etiopi (27): dare visibilità alle loro iniziative è anche un modo per andare a vedere in quale realtà vivono questi atleti».
«Da sempre la Maratona S.Antonio è il punto di incontro tra lo sport e la solidarietà – ha affermato alla conferenza stampa di presentazione, a Palazzo Moroni, il sindaco Flavio Zanonato – E anche se non sono uno specialista parteciperò molto volentieri. Oltretutto so che le iscrizioni alle prove agonistiche stanno andando molto bene e questo non può che farmi piacere». E’ proprio così: l’incontro ha fornito anche l’occasione per fare il punto sulle iscrizioni: a venerdì 30 marzo i partecipanti alla prova da 42 chilometri già registrati sono 1.451 (+1% rispetto alla stessa data del 2011), quelli alla mezza 1.033 (+19%).
«Questa iniziativa dimostra che insieme si possono raggiungere obiettivi importanti – ha aggiunto la presidente della Provincia Barbara Degani – Personalmente non sono una grandissima sportiva ma prometto che inizierò ad allenarmi col giusto spirito. E poi, correre fa bene al cuore, e questa volta farà ancora più bene».
La staffetta prevede che siano percorse distanze diverse, con due frazioni da 5 chilometri, una da 9 e una da 2. I primi tre testimonial partiranno da Camposampiero alle ore 10,15, un quarto d’ora prima della partenza della mezza maratona, per arrivare a Padova, in Prato della Valle, ripercorrendo la strada percorsa da Sant’Antonio in punto di morte nel 1231.
Nella foto i relatori della conferenza stampa. In quella in piedi, da sinistra a destra: Giovanni Putoto (Cuamm), Sofia Maroudia (ActionAid), Federico de’ Stefani, Flavio Zanonato, Barbara Degani, Francesco Peghin e Andrea Camporese (Fondazione Città della Speranza). In allegato le schede delle tre associazioni
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I due sodalizi di Nuova Bavisela e Maratonina Udinese organizzano per il 5 maggio la "Staffetta del Ricordo" Gemona-Trieste,
dedicata alle vittime del terremoto e all'impegno della Protezione Civile del FVG.
Ad avviare la collaborazione tra la Bavisela e la Maratonina di Udine sarà un'iniziativa speciale, la "Staffetta del Ricordo" Gemona-Trieste, in programma sabato 5 maggio con partenza alle 10.30, in memoria delle vittime del terremoto. Le Charity della Maratona di Sant'Antonio: Zanonato, Degani e de’ Stefani domenica 22 aprile saranno in corsa con 24forchildren - Città della Speranza, ActionAid e Cuamm Medici con l’Africa
Sin dalla prima edizione la Maratona S. Antonio si è caratterizzata come la «maratona della solidarietà». Una definizione che quest’anno acquista un significato particolare per il ruolo che assumeranno i progetti di charity.
Domenica 22 aprile, giorno della Maratona, si svolgerà infatti anche una corsa a staffetta non competitiva di 21,097 chilometri da Camposampiero a Padova, che coinvolgerà 24forchildren - Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, ActionAid e Cuamm Medici con l’Africa.
Ogni associazione sarà rappresentata da quattro staffettisti-testimonial. Tra questi: il sindaco di Padova Flavio Zanonato, la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e il presidente di Assindustria Sport Federico de’ Stefani, solo per citare alcuni nomi.
La Conferenza stampa di presentazione delle charity si svolgerà: Lunedì 2 aprile, alle ore 11, a Palazzo Moroni, Sala Bresciani Alvarez (primo piano).
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Nuova Bavisela: Migidio Bourifa tra i top runner. Suo il record del 2005. Ritorna il montepremi di 10.000 euro per Maratona d'Europa e Maratonina dei Due Castelli.
Trieste, 28 marzo 2012 - La Nuova Bavisela ha siglato un accordo con Migidio Bourifa, recordman della Maratona d'Europa. Lo ha annunciato oggi il presidente della Nuova Bavisela, Fabio Carini: "Ricominciamo dai numeri, dai tempi, dai chilometri. Ricominciamo dallo splendido record di Bourifa, che nel 2005 vinse la Maratona d'Europa in 2h 10' 48'' siglando un tempo ancora imbattuto".
L'accordo tra il runner e la Nuova Bavisela, sviluppato dal responsabile del settore Top Runner della Nuova Bavisela, Cristiano Ros, ha durata biennale: il recordman sarà testimonial per due anni di tutti gli eventi organizzati dalla Nuova Bavisela, con l'esclusiva della sua presenza a Trieste per le competizioni organizzate dallo storico sodalizio fondato quasi vent'anni fa da Franco Bandelli.
"Siamo molto soddisfatti di questo accordo - ha commentato ancora Fabio Carini - perché Bourifa è uno dei migliori runner italiani e guarda con estrema concentrazione alle prossime Olimpiadi. Averlo a Trieste è fondamentale per ridare valore all'aspetto agonistico, tecnico e sportivo del nostro evento. Ringrazio la Fidal regionale, che ci ha dato fin dall'inizio il necessario sostegno per costruire un evento nuovamente in linea con le sue caratteristiche di maratona internazionale".
"Il campione olimpico di Atene 2004, Stefano Baldini, sarà l'immagine della Bavisela 2012, Bourifa la stella della Maratona come Rosalba Console lo sarà della Mezza - spiega il presidente della Nuova Bavisela - ma, se tutte le istituzioni locali capiranno la ricaduta territoriale che garantisce questo straordinario evento, completeremo il gruppo dei top runner con altri italiani e stranieri di spessore ed allestiremo sulle Rive un villaggio promozionale degno di Trieste. La Nuova Bavisela - aggiunge Carini - sta operando con grande impegno e professionalità perché questa edizione rappresenta una ripartenza e un biglietto da visita internazionale per la città e tutto il suo tessuto economico. Da Regione, Provincia e Comune abbiamo ricevuto risposte veloci, importanti e confortanti, adesso confidiamo nella Camera di Commercio che, ovviamente, è sempre stata un'asse portante per la Bavisela".
L'ulteriore grande sforzo della società organizzatrice rispetto a Bavisela 2012 è quello di riproporre un montepremi in denaro pari a 10mila euro che verrà suddiviso tra i primi 5 classificati, uomini e donne (assoluti e italiani) della Maratona d'Europa e della Maratonina dei Due Castelli.
"Ritornare a correre la Maratona d'Europa - ha dichiarato Bourifa - è un onore, soprattutto contando sul fatto che dal 2005 nessuno è riuscito a superare il mio tempo. Mi piace correre a Trieste perché la gente mi conosce, dimostra sempre affetto nei miei confronti ed è uno degli aspetti principali che mi spinge nuovamente a partecipare anche con la voglia di sostenere l'immagine di questa manifestazione, che merita tanta attenzione. C'è anche un forte legame personale: nel 2005 era appena morto mio padre, vinsi e gli dedicai quell'oro".
Dal punto di vista agonistico, Bourifa ha iniziato la preparazione specifica in vista del 6 maggio: "Saranno fondamentali le prossime settimane di preparazione: dipenderà poi dalle condizioni del tempo e soprattutto dalla mia condizione fisica. Spero di arrivare a Trieste in gran forma, avrò modo di testarmi il 15 aprile in una maratona di preparazione".
Bourifa ha anche sottolineato la particolarità dell'evento triestino: "Avete una maratona preziosa - ha concluso il runner - che si distingue da tantissime altre per la bellezza del percorso: è un dono di cui l'evento triestino deve andare fiero. Anche se un atleta è concentrato e impegnato al massimo, ciò che lo circonda sicuramente incide. E poter correre su una strada come quella costiera, affacciati sul mare, con un paesaggio splendido, psicologicamente aiuta, è piacevole e rilassante".
Il 31 marzo 2012, con diverse novità aprono le iscrizioni alla 39^ edizione della Maratona più antica d'Italia (Borgo San Lorenzo). Tra queste, la doppia opzione: iscrizione con o senza la mitica "Spalla" toscana. La Maratona del Mugello si disputerà il 22 settembre 2012, di sabato pomeriggio secondo la consolidata tradizione.
Dal 31 marzo al 31 agosto
€35,00 con spalla toscana
€25,00 con pacco di prodotti tipici toscani
Dal 1 al 21 settembre
€35,00 con pacco di prodotti tipici toscani
Il 22 settembre
€40,00 con pacco di prodotti tipici toscani
Club Supermartoneti e Nobili della Maratona Dal 31 marzo al 31 agosto
€30,00 con spalla toscana
€20,00 con pacco di prodotti tipici toscani
Dal 1 al 21 settembre
€30,00 con pacco di prodotti tipici toscani
Come lo scorso anno, anche quest'anno sarà possibile effettuare l'iscrizione comodamente online con carta di credito, mentre per tutti quelli che opteranno per le iscrizioni tramite bonifico bancario o bollettino postale è stato istituito un numero di fax e una nuova email, che sarà possibile usare per tutte le richieste relative alla vostra iscrizione
Fax 055/8459622
email: iscrizioni@maratonamugello.it
Tutte le informazioni si trovano sezione "iscrizioni" del sito ufficiale.
Mentre solo poche ore ci separano dal lancio della 39^ edizione, sabato 31 marzo alle ore 11.00, presso il Media Center dell'Autodromo Internazionale del Mugello a Scarperia avrà luogo la conferenza stampa della 39^ edizione della Maratona più antica d'Italia.
Seguite il sito ufficiale, con tutti gli aggiornamenti, su www.maratonamugello.it
Perchè ho dato alla mia pagina questo titolo?
Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.
Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile.
Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.
L'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho
creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata
dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate
e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.
La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.
L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).
Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.
L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...
Il
mio curriculum: sport e non solo
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