Sacro romano GRA. Persone, luoghi, paesaggi lungo il Grande Raccordo Anulare, scritto da Nicolò Bassetti e da Sapo Matteucci (Quodlibet, collana Humboldt, 2013) è il frutto di assidue e lunghe peregrinazioni lungo il Grande Raccordo Anulare (GRA) di Roma, alla ricerca di luoghi e di persone che vivono ai margini della grande metropoli,con delle risonanze che sono assime geografiche-topografiche,ma anche socio-antropologiche. Nel primo ambito, c'è una forte assonanza con i diari di viaggio di William Least Heat Moon, nel secondo caso risuonano alcune magistrali prove di ricerca antropologica sul "vicino" inaugurata da Marc Augé.
Il volume di Nicolò Bassetti e Sapo Matteucci è stato pubblicato nel 2013 e non è un'idea originalissima, ma in ogni caso espressione di uno strumento di ricerca già variato per una simile location in altro ambito.
Infatti, nel 2010 era già uscito "Tangenziali. Due viandanti ai bordi della città" di Gianni Biondillo e Michele Monina, la cui idea era stata quella di percorrere a piedi il territorio ai confini con le tangenziali di Milano.
Quella sviluppata con "Sacro Romano GRA" è stata sostanzialmente la stessa idea di "Tangenziali", ma applicata al Grande Raccordo Anulare di Roma.
Non è un lungo cammino quello che vi viene descritto, ma una sequenza di visite successive, con tutti i mezzi possibili, auto, moto, mezzi pubblici, ma soprattutto a piedi.
Parallelamente alla scrittura di questo libro, è stato realizzato da Gianfranco Rossi un film documentaristico, presentato poi al Festival del Cinema di Venezia [il film ha poi vinto l'ambito "Leone d'Oro" e dal 19 settembre 2015 sarà in programmazione nelle sale cinematografiche]
Il libro è ricco di storie e di incontri, ed è scritto in modo piacevole: la lettura scorre bene, tra borgate improbabili, quartieri dormitorio, aggregati urbani cresciuti in modo incontrollato, alcuni nati dall’abusivismo, altri dalla cementificazione successiva. Nomi come Laurentino 38, la discarica di Malagrotta, Massimina, Nuovo Corviale, l’isola dei lampadari…
Ma oltre al cemento c’è la campagna, aziende agricole dentro il raccordo, luoghi magici che nessuno si aspetterebbe vicino alla grande striscia di asfalto su cui scorrono senza sosta automobili e camion, la foce del Tevere e i fiumaroli, il Casale del Marmo, la tenuta Valchetta-Cartoni, l’Insugherata.
Il camminare è anche questo, poiché consente di scoprire la natura selvaggia e incontaminata, ma anche di scoprire con occhio nuovo quelli che solo apparentemente sembrano non-luoghi, e che invece visti da vicino, al ritmo lento di 4 km all’ora sono oasi, isole, storie, e persone. Bassetti è un paesaggista e si dedica professionalmente al recupero di aree dismesse, e quindi sa leggere e raccontare con occhio attento questo paesaggio post urbano e pre urbano insieme. Anche senza conoscere Roma e i luoghi raccontati, il libro fa riflettere e fa venir voglia di vederle queste borgate e queste periferie, camminandoci dentro.
(Dal riguardo di copertina) A piedi e con altri mezzi (autobus, metropolitana, treno) alla scoperta del territorio lungo il Grande Raccordo Anulare. Le cave romane di tufo rosso che hanno ospitato carnevali ottocenteschi; il mondo lunare di Malagrotta, la più grande discarica d'Europa; la fattoria modello di Mussolini; i piccoli e grandi accampamenti; le tombe pop del Cimitero Laurentino; la guerra per le anguille sul Tevere; le vecchie borgate dei braccianti e le gigantesche architetture sociali; le transumanze dei pastori e le oasi equatoriali. Un lento viaggio in una Roma sconosciuta e contemporanea, fatta di esperimenti, abbandoni, peripezie, fallimenti e riscatti.
La presentazione congiunta del libro Sacro GRA e del film omonimo da parte di Gianfranco Rosi (regista) e Nicolò Bassetti (uno degli autori)
Il trailer ufficiale
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