Si è corsa il 2 agosto 2015, a Palma di Montechiaro, l'11^ edizione del "Memorial Lillo Inguanta", valevole come prova del GP provinciale di corsa su strada di Agrigento.
La gara si è disputata - come nelle precedenti edizioni - in memoria di Lillo Inguanta che, figlio di Giuseppe Lillo Inguanta, è morto a seguito di un incidente stradale. I genitori di Lillo, Giuseppe e Franca, poco dopo la morte di Lillo, hanno perso anche l'altra figlia Rosamaria.
Una famiglia devastata dal dolore che ha trovato la forza di vivere e di andare avanti grazie alla fede e alla corsa
(Elena Cifali) Le due di notte e non riesco a dormire.
Sono infinitamente stanca, distrutta dal caldo, l’umidità rende la pelle appiccicosa e mi rigiro nel letto.
Sono rientrata a casa da pochissimo, giusto il tempo di una doccia gelata che per fortuna non ha lavato via le emozioni di questa lunghissima domenica d’agosto.
La mia gita a Palma di Montechiaro la ricorderò per sempre come un momento rovente e non solo dal punto di vista meteorologico con i suoi 40°, ma perché ho visto e rivisto gli amici più cari, quelli dai quali davvero non vorrei mai staccarmi.
Il viaggio in macchina è condiviso con Marco: il grandissimo cavaliere, con Vito: l’uomo dall’infinita bontà, e con Stefania: la ragazza dalla prorompente simpatia.
Sudiamo già da fermi, il mare di Palma è una tavola dipinta con i migliori acquarelli, l’aria ferma, un caldo terribile, un’umidità asfissiante,tutto fa presagire che soffrirò per tutta la durata della gara.
I bimbi gareggiano prima di noi, il loro senso agonistico in molti casi supera il nostro e questo gli fa onore.
Zio Lillo e Zia Franca accolgono tutti con il calore, l’umanità e l’affetto che li contraddistingue, sono due angeli al pari dei loro figli volati in cielo troppo presto.
Persone speciali, uniche, rare, quasi irripetibili. Mi commuovo spessissimo oggi, chissà perché, forse sto invecchiando, o forse, quia Palma di Montechiaro la presenza di Lillo e RosaMaria Inguanta è così forte, così reale da farci vivere emozioni e sentimenti fuori dal quotidiano.
Sono felice d’essere qui, felice oltre misura.
Vivo un momento difficile quando ricordiamo Roberto, approposito, ancora Ciao Roberto!
La gara è faticosa, soffro maledettamente il caldo, non cisono abituata e il viso diventa subito infuocato. A nulla servono le docce, non riesco a scendere sotto i 5 minuti al chilometro, ma dopotutto mi sta beneanche così. Finisco la gara ringraziando Dio d’avermi dato il coraggio di partecipare e la forza di concluderla.
Una doccia veloce, un cambio d’abiti che subito divengono bagnati, le premiazioni, un gelato, le foto con gli amici, le strette di mano, i complimenti reciproci, gli abbracci sinceri e umili. Quegli abbracci della gente come me, della gente che si mette in gioco senza tanta prosopopea, senza tanti colpi di tromba, che si sfida e sfida glialtri in un girotondo di sorrisi e risate che come un vortice cattura tutti e rende immensamente felici.
Giovanna, Mariuccia, Cinzia, Salvatore, Gerlando, Lea, Annamaria, Mario, tanti nomi, tanti volti, tante storie e tantissime vite, oggi tutti qui a festeggiare, a fare solidarietà, e rendere omaggio a che non c’è più fisicamente ma che è sempre più presente nei cuori di tutti. Ed allora viva questa gente, viva Palma di Montechiaro, viva il calore di questa rovente Sicilia sempre presente ad aiutare ad ogni costo, con ogni mezzo, la Sicilia che non si tira mai indietro.
Il viaggio di ritorno vola via leggero tra le mie chiacchiere da ostinata adolescente, le risate di Stefania, le domande di Marco e il silenzio di Vito, tutto scorre così come deve essere, senza finzioni, tra mille argomenti e tanta voglia di scoprirsi e riscoprirsi nonostante l’età, dopotutto vivere è un privilegio, godiamocelo, rendiamo la nostra vita unica, irripetibile, senza confini, senza restrizioni mentali, leggera come l’aria,calda come il fuoco! La libertà di fare, di dire, di essere felici, quella libertà che muore tra le sbarre di vite domestiche insoddisfatte può e deveessere salvata dalla capacità personale di dire: Io sono vivo! I runner corrono anche per questo, loro sanno quanto difficile sia abbandonare il divano e allacciare le scarpette, ma il premio, la ricompensa è talmente alta che vale qualsiasi rinuncia.
Poteva essere una domenica d’agosto qualsiasi, è stata La Domenica D’Agosto Con I Miei Amici!
Grazie a tutti, davvero tutti, senza di voi nulla sarebbe così tremendamente meraviglioso!
La gara (ricordiamo valida anche come prova del GP provinciale di Agrigento) si è svolta il 2 agosto 2015: una vera e propria “torcida”, bella colorata, partecipata.
Poco più di 6 chilometri, sei giri, un va e vieni per il lungomare Todaro che diventa rovente, malgrado l’acqua che viene riversata quasi metro dopo metro dai volontari, sugli accaldati podisti.
Si è cominciato con le gare per i più piccoli, tutte le età da quelli più minuscoli, fino agli adolescenti.
Tutti premiati con una medaglia di partecipazione, con un trofeo i primi tre delle varie categorie.
A seguire la passeggiata del ricordo che fa da prologo alle gare dei più grandi.
Due le batterie: nella prima (donne e uomini dai 50 anni in poi) la protagonista assoluta è una giovanissima la diciassettenne Valentina Turone di Mazzarino di nascita ma tesserata per la Virtus Acireale. Sbaraglia gli avversari uomini e va a vincere stabilendo il record della gara. “Pista, strada, campestre, per me va bene tutto – afferma al microfono di Marcellino – e adesso sotto con i 10 km gli italiani Assoluti in programma a settembre in quel di Trecastagni".
Alle spalle della giovane nissena, un grande Elio Amato (Universitas Palermo) che piega la resistenza del compagno di squadra Cannì e va a vincere a mani alzate.
Completano invece il podio al femminile, la sempre-verde Edna Caponnetto (Valle dei Templi Agrigento) e Annalisa Di Carlo.
La seconda batteria (preceduta dal commovente ricordo di Roberto Baratta scomparso appena 24 ore prima) ha visto in campo atleti di grande spessore, del passato e del presente: Ingargiola, Cardillo, Catania, Ragusa, solo per citarne alcuni.
E a vincere, anzi a stravincere, è proprio l’atleta tesserato per l’Atletica Futura Davide Ragusa che fa corsa solitaria infliggendo in appena 6000 metri, distacchi “siderali” agli avversari.
Per l’atleta originario di Nicosia anche il record della gara 19’02 (stessa cosa, vittoria e record della gara Ragusa aveva ottenuto di recente a Caltanissetta, al trofeo Kalat). Al secondo posto l’atleta della Polisportiva Menfi Mohamed Idrissi (20.09); terzo Michele Cardillo (Casone Noceto) in 20.18.
Il finale della manifestazione è un susseguirsi quasi infinito di premiazioni (oltre 100 gli atleti che salgono sul palco): premiati i primi tre e le prime tre assolute, gli uomini dal quarto al 16°, le donne dalla quarta all’undicesima. I primi tre uomini e donne di categoria, tutti i palmesi in gara, con coppa al primo che, manco a dirlo è stato di nuovo il fortissimo Angelo Gueli.
Premi anche per i “leoni della cantina” che molti chiamano gruppo goliardico ma che è una vera e propria fucina di podisti, un vivaio che cresce e svezza in allegria i runner di Palma Di Montechiaro.
E’ tutto questo il Memorial Lillo Inguanta, sono i sorrisi della gente, i fuochi d’artificio, la presenza dell’Aido (l’associazione dei donatori d’organo), e tanto altro ancora…
E allora non ci resta che aspettare l’edizione 2016 e riporre nel cassetto dei nostri ricordi più belli l’edizione che ieri sera si è chiusa.
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Memorial Lillo Inguanta: Vittorie con record per Turone e Ragusa
Il caldo torrido, la gente trasbordante, il mare, gli atleti scalpitanti, i bambini in festa, sono tutte tessere di un puzzle chiamato Memorial Inguanta, non una manifestazione ma la manifestazione
http://siciliarunning.it/2015/08/03/memorial-lillo-inguanta-vittorie-con-record-per-turone-e-ragusa/
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