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13 giugno 2016 1 13 /06 /giugno /2016 10:01
(Vito Massimo Catania al traguardo)

(Vito Massimo Catania al traguardo)

Lara La Pera,al traguardo dell'edizione 2015Si è svolta l'11 giugno 2016 la 10^ edizione della Supermaratona dell'Etna da 0 a 3000. Record di partecipanti con oltre 300 atleti iscritti alla gara individuale (sulla distanza di 43 km) e circa un centinaio i componenti delle super-staffette.
La vittoria è andata - per la prima volta - al forte atleta regalbutese Vito Massimo Catania (secondo lo scorso anno) e all'atleta palermitana Lara La Pera che conquista così un tris di vittorie (2012, 2015, 2016) in questa difficile ed impegnativa gara, unica nel suo genere.
La gara relay èstata vinta invece dai padroni di casa cioè dal tema dell'Etnatrail ASD.

Di seguito il racconto di Marinella Barbagallo, anche quest'anno finisher della gara individuale, e ancora oltre un breve resoconto dei risultati finali.

(Marinella Barbagallo al transito da Piano Provenzana)

(Marinella Barbagallo al transito da Piano Provenzana)

(Marinella Barbagallo) Alle 7 dell'11 giugno 2016 ci si ritrova a Marina di Cottone.
Si vedono le solite scene: gente che si cambia in macchina, amici che si abbracciano, altri che scattano foto. E si respira tangibilmente quella gioia di essere lì, mista a paura di non farcela, perché questa è una gara veramente dura, questa è la 0-3000!
Alle 8.00, puntualmente, viene dato il via e la nostra avventura ha inizio.
43 km di salita fin quasi alla cima al vulcano, solo a pensarci tremo, ma io dico che ce la farò, perché ci sono gare e gare, e questa per me è la sfida più grande!
Inizio a correre lentamente fra i richiami continui dei miei compagni di avventura che mi accusano di tirare il gruppo.

Marinella Barbagallo finisher della Supermaratona dell'Etna 0-3000 2016 (10^ edizione)Siamo in sette convinti di arrivare in cima tutti insieme. Attraversiamo Piedimonte Etneo,
Sergio un burlone anima il gruppo senza tregua. Ridiamo e scherziamo, ancora il fiato ci aiuta e le gambe vanno avanti leggere.
Raggiungiamo Linguaglossa. La gente ci incita e ci saluta e quanto è importante questo per noi runner! Mi sento chiamare e salutare da tanti amici lungo il percorso e gioisco di questo. Lasciamo Linguaglossa e la salita inizia a diventare dura. Il gruppo si sfalda. Benny va avanti, altri restano indietro. Io e Angelo abbiamo lo stesso passo è per un bel po restiamo insieme. Non parliamo, ma ci diamo forza a vicenda anche solo stando vicini.
Ascolto il cinguettio degli uccelli: mi rilassa e mi fa dimenticare la fatica! Vado avanti guardando in alto ma mi accorgo di aver perso Angelo: adesso sono sola col mio cuore che batte forte e la mia testa che spinge avanti le gambe.
Lungo il percorso c'è Salvo che assiste un ragazzo allenato da lui, ma ad ogni passaggio ha una parola di incoraggiamento per me.
Io salgo senza fermarmi. Sto bene. Al 30° km inizio ad avere freddo, tanto freddo, incontro Salvo e gli dio il mio malessere. Lui mi dice di andare avanti e io continuo a correre.
Più su Enza la ragazza che era con lui scende dall'auto e mi corre incontro e li in mezzo alla strada si toglie la sua maglia con un Brontolo disegnato sopra e me la da, restando nuda in mezzo alla strada, non la conosco, non l'ho mai vista prima di allora. Questo gesto mi commuove, indosso la maglia calda e confortevole e continuo a correre.
Piano Provenzana: mi cambio e inizia il peggio. Adesso il terreno è sabbioso e si scivola, non si può correre. Le salite sono troppo ripide. Sono stanca e ho un mal di schiena insopportabile. Cammino sempre più lenta: quasi mi piego in due dal dolore, ma guardo a terra e vedo che il suolo è ricoperto di coccinelle: si sa che le coccinelle portano fortuna e, quindi, io arriverò in cima.
Vedo il cartello che indica il 42° km: ci sono! Manca solo 1 km! Guardo l'orologio e mi accorgo di essere ancora in tempo per raggiungere il mio obiettivo che era quello di arrivare entro le sei ore. E così mi faccio forza, ignorando il dolore, e ricomincio a correre. Vedo il traguardo colorato sullo sfondo nero e le lacrime rigano il mio volto. Ce l'ho fatta !
Anche stavolta la mia determinazione ha vinto.
Al mio arrivo sulla mia spalla c'era lei: una coccinella!

(foto di Maurizio Crispi)

(foto di Maurizio Crispi)

(Fonte: ennapress.it) Per la prima volta Vito Massimo Catania ha scritto il suo nome nell’albo d’oro della Super Maratona dell’Etna, che l'11 giugno 2016 ha spento la sua decima candelina.
L’atleta dell’Amatori Regalbuto (che nella sua carriera, in Sicilia, ha vinto tutto o quasi tutto quello che c’era da vincere) si è aggiudicato la mitica 0-3000 che dalla spiaggia di Marina di Cottone ha portato gli atleti sull’Etna, fino a quota 2850 metri, presso l’osservatorio vulcanologico a Pizzi Deneri.
La Supermaratona dell'Etna è una gara dura (sopratutto negli ultimi 10 km) per chi sa alternare testa e gambe, cuore e polmoni. E così è stato per Catania, terzo lo scorso anno, e splendido vincitore di questa edizione 2016, con il tempo di 3h58’31. Alle sue spalle con un considerevole distacco il piemontese Manuel Bortolas (Applerun Team) in 4h10’25; terzo il lombardo Gianluigi Martinelli del Marathon Club Alta quota Livigno, in 4h12’17. Quarto Max Buccafusca vincitore lo scorso anno.

(Foto dall'archivio di Maurizio Crispi, relativa ad una precedente edizione)Bissa il successo della nona edizione invece la palermitana Lara La Pera, alla sua terza affermazione nella Super Maratona dell’Etna (2012, 2015 e 2016).
L’atleta tesserata per il Marathon Misilmeri, fresca vincitrice - domenica 5 giugno - dell’ Ecomaratona delle Madonie, ha chiuso la sua fatica in 5h06’22 precedendo di una manciata di minuti la lombarda Lucia Bongiovanni (Città di Opera) che ha fermato il crono a 5h11’26. Sul gradino più basso del podio un’altra palermitana Alessandra Corvaja (Fiamma Rossa Palermo) in 5h17’30.
La gara delle super-staffette è stata appannaggio dei “padroni di casa” e organizzatori dell’Etna Trail ASD, composta da Antonio Greco, Carmelo Guardalà e Salvatore Di Marco.
Un’edizione da record, la numero dieci, con oltre 300 atleti scritti alla gara individuale, 30 staffette (ognuna composta da tre frazionisti il che ha portato ad un totale di quasi 400 partecipanti), 3000 metri di dislivello, per una distanza percorsa di poco più di 43 km, 6 nazioni rappresentate oltre all’Italia e la sempre ottima organizzazione a firma Etna Trail ASD.

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Data di creazione 12/04/2011
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Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
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