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14 marzo 2012 3 14 /03 /marzo /2012 17:21
teresa-ferro-a-butera.jpgTeresa Ferro, runner e trailer palermitana, ci ha mandato questo racconto nel quale la possiamo seguire in un suo allenamento nella "Valle del Porco" che è un percorso molto antico che consente l'ascesa a Monte Pellegrino dal suo versante Sud. L'avvio del sentiero che sale a rapida serpentina su per un valloccendo che rapidamente si fa stretto e contornato da pareti di roccia incombente e fittamente popolata dalla vegetazione, è subito dietro le ex-Stalle borboniche all'interno del Parco della Favorita. Un tempo questo percorso era molto seguito dai devoti di Santa Rosalia che facevano il pellegrinaggio sino alla Grotta delle reliquie, partendo dalla zona di Sferracavallo, Isola delle Femmine, Capaci, etc.: a testimonianza del fatto che questo sentiero fosse un percorso devozionale, vi sono tracce - a circa metà strada del sentiero della Valle del Porco - di una cappelletta votiva.
Rimane un mistero il perchè questo vallone, unico accesso agevole a Monte Pellegrino sul suo versante sud, assime alla cosiddetta "variante Viller", abbia ricevuto questo toponimo: forse in relazione ad una preesistente popolazione autoctona di cinghiali, oggi del tutto scomparsa.
L'allenamento di Teresa Ferro è stato fatto in funzione della 3^ tappa del Circuito Ecotrail Sicilia 2012, che avrà come teatro Monte Pellegrino (Ecotrail di Monte Pellegrino) e che si svolgerà il prossimo 1° aprile.
Ed ecco il racconto di Teresa Ferro
11-marzo-2012-m.-Pellegrino-013.jpg(Teresa Ferro) Ci pensavo da un po' di giorni... come se si trattasse di un dolcetto da scartare e gustare golosamente e quasi totalmente incondiviso con gli amici di campo. Il "dolcetto" l'ho scartato domenica scorsa (l'11 marzo), percorrendo sentieri su sentieri, risalendo la nota "Valle del Porco", e arrivando - attraverso diverse tappe - al Santuario e alle "antenne" [sul punto sommitale di Monte Pellegrino]: in altre parole ho pressappoco simulato il trail che si svolgerà a Monte Pellegrino il 1° aprile.
La giornata, fin dal primo mattino, si preannunziò fredda e ventosa, bastava alzare lo sguardo al 
cielo, per provare un senso di oppressione...non era un rincorrersi di nuvole, ma un basso strato di cumuli...
Stavo per desistere quando dentro di me è scattata una molla, quella molla magica che ben conoscono i miei amici podisti e trailer...
Ma andiamo con ordine: il mio compagno d'avventura, Benedetto Tortora conosceva fino ad un certo punto il percorso da fare.
Nella edizione scorsa, era rimasto vittima di un grave infortunio, per cui  non era più riuscito a terminare la competizione; di conseguenza, c'era una parte del trail a lui sconosciuta. Così, ci siamo affidati in parte ai suoi ricordi ed in parte al nostro intuito. E così, fatte alcune foto lungo il noto sentiero nel Parco della Favorita, ci siamo diretti verso le ex-Scuderie reali, luogo di partenza del trail di Monte Pellegrino.
Lungo la salita della "montagnola" abbiamo incrociato un amico che la discendeva, stupito di incontrarmi e ancor più per il mio passo morbido, la tracolla, e la fotocamera digitale, quasi fossi una turista impegnata in una walk e non la Teresa sempre di corsa e un po' matta!
Da quel momento in poi, io e Benni ci siamo impegnati a risalire e ancora risalire, in silenzio, l'aria era fredda e tagliente, i nostri fiati condensati.
Cercavo di memorizzare quanto più possibile: impresa un po' difficile, distratta come sono.
Ancora qualche foto e di nuovo in marcia. Un silenzio avvolgente, rotto di tanto in tanto da una gazza. Un'antico e breve cunicolo segna l'inizio della Valle del Porco, così chiamata perché probabilmente in epoche molto lontane, vi trovavano rifugio  i cinghiali.
La Valle è caratterizzata da pianori percorribili e da scoscese ripidissime.
I costoni scoscesi ospitano specie floreali quali il fico d’india, l'erba perla, il cappero, il cavolo rupestre...  
teresa-ferro-a-butera-01.jpgC'erano dei tratti talmente ripidi, in cui i massi resi scivolosi dalla ioggia e dal fango impedivano un'arrampicata sciolta: qui il buon Benni doveva tendermi una mano.
Ancora qualche pausa per le foto e, alla fine, avendo risalito  tutta la valle del porco, ci siamo ritrovati in un boschetto di eucapipti impiantati al posto dei pini di cui restano solo pochissimi esemplari. Ombreggiato dall epiante del boschetto, vi si trova il cosiddetto "Gorgo di s. Rosalia",  un grazioso stagno naturale di forma  circolare, ricco di fauna anfibia e un tempo luogo di sosta di specie alate migratorie.
Il Gorgo è ciò che rimane di un antichissimo specchio d'acqua sorgiva che dalla grotta del Santuario scorreva verso l'esterno.
Oggi la storia del Gorgo è poco conosciuta. Ma è un luogo che ha avuto tra gli studiosi una sua fama: intorno agli anni '50, un grande zoologo americano Hutchinson, trovandosi a Palermo fece un'escursione sul monte per visitare il santuario di Santa Rosalia: e, dentro lo stagno, trovò gli insetti che gli mancavano per provare la sua grande teoria sulla biologia evoluzionista e che, altrove, aveva cercato invano. Tornato in America espose la sua teoria in uno storico articolo intitolato: "Omaggio a Santa Rosalia e del perché esistono tante specie di piante ed animali": con questo scritto era nato il concetto di biodiversità.
Il Monte Pellegrino dal 1996 è una Riserva Naturale Orientata, nata proprio per difendere la biodiversità. La riserva ospita 1000 specie di piante tra cui 25 orchidee, la metà delle specie di mammiferi presenti in Sicilia e molti rettili, uccelli migratori e nidificanti di eccezionale importanza.
La grotta di Santa Rosalia è stata fin dall'antichità nota per la presenza d'acqua.
Poi l'acqua raccogliendosi dentro una grande falda acquifera, diede origine al “Gorgo” unica risorsa d'acqua sul monte.
Lasciato il Gorgo alle nostre spalle, ci siamo diretti verso il Santuario e da qui, scendendo lungo la strada comunale, ad un certo punto, abbiamo deviato a sinistra, in direzione di un sentiero in salita, piuttosto ampio, che andava via via restringendosi sempre più, fino a diventare un sentierino fangoso.
Tutt'attorno un meraviglioso bosco umido e odoroso.
Abbiamo percorso per un tempo interminabile il sentiero in salita, tortuoso come le anse di un fiumiciattolo.
A seconda del punto in cui ci trovavamo si scorgeva in lontananza il mare: un'incantevole visione azzurra, a tratti sfocata.
Con un pizzico di ansia, desideravo scorgere le "antenne", il che significava essere arrivati sulla strada., ma - in realtà - avevamo ancora tanto da percorrere.
Osservavo l'erba verde brillante, bagnata di pioggia, arbusti di alloro, lecci, lentisco.... ed ecco, ad un tratto, lassù le Antenne! Abbiamo tirato  un sospiro di sollievo e ci siamo fermati a riprendere  fiatoper poi rimetterci in cammino, discendendo a passo svelto e per brevi tratti corricchiando, lungo il sentiero "medioevale".
A questo punto, il cielo minacciava pioggia, ma l'abbiamo miracolosamente scampata.
Sono rientrata a casa stanca, ma felice di aver potuto gustare il dolcino non riuscito perfettamente bene...ma egualmente buono!  
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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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