La parola "ranking" è oggi molto usata, sia per quanto riguarda il mondo dello sport, sia quando si parla di siti web.
Per il web, tanto per intenderci, e per esportare il concetto anche all'uso che della parola si fa nello sport, è un termine che sta ad indicare una complessa attività di valutazione (eseguita per mezzo di numerosi parametri) che consente di dare una valutazione dei diversi siti siti e di colloccarli in una sorta di graduatoria "bilanciata" tenendo conto di tutte le possibili variabili, somiglianze e difformità.
Detto questo, nel caso dello sport, il ranking è un'attivitvà classificatoria per merito comparativo: ossia, un' attività che per i diversi sport e le diverse discipline porta all'elaborazione di una graduatoria di valore che tiene conto non solo di dati omogenei e oggettivamente comparabili, come le prestazioni tecniche, ma anche di criteri come il “valore specifico” dei risultati, gli eventuali scontri diretti, la continuità e la consistenza agonistica, i piazzamenti nelle manifestazioni titolate. Entrano quindi in gioco anche elementi soggettivi e non statisticamente misurabili, come la capacità di saper interpretare una gara importante, l’affidabilità nelle manifestazioni che contano e una valutazione complessiva che non prenda in considerazione solo l’occasionalità di un risultato conseguito.
Nella decisione di invitare questo o quell'atleta ad appuntamenti competitivi di grande rilevanza mondiale o continentale bisogna tenere conto del loro "Ranking" e sen non rispondono a quei requisiti di ranking per accedere alle competizioni, si deve far ricorso (anche ai fini di eventuali rimborsi) alle cosiddette "Wild card" che consentono ad atleti di altra fascia di partecipare egualmente.
Ci sono alcuni Sport che utilizzano il ranking in maniera prioritaria e scientifica nella selezione delgi atleti che dovranno partecipare agli incontri internazionali, campionati del mondo, Giochi Olimpici (come il Golf, Il Tennis e tanti altri).
Per altre discipline (soprattutto in alcuni stati) si è restii a utilizzare gli strumenti del ranking e si preferisce far ricorso a criteri di valutazione più empirici e discrezionali.
Il ranking, spiegato in questi termini, potrebbe sembrare un esercizio semplice, ma non lo è affatto: soprattutto se, come noi oggi, cerchiamo di compilare un ranking che non si riferisce ad una specialità in particolare, ma rappresenti le gerarchie stagionali di un’intera categoria e non faccia neanche differenze tra settore maschile e femminile.
Nel condurre in modo coerente un'attività di ranking occorre essere degli statistici e per giunta specialisti in ranking, avendo la possibilità di usufruire di strumenti informatici aggiornati.
Nel sito della FIDAL si legge, come premessa del ranking 2011 delle categorie Allievi e Juniores:
"Abbiamo cercato di tenere in conto tutti gli insegnamenti della “dottrina” statistica, in primo luogo quelli che costituirono le premesse del ranking più celebre della storia, istituito nel 1948 da “Track & Field News” (lo stesso foglio che si autodefinisce “The Bible of the Sport”, e questo dice tutto!): e ci conforta il fatto che tra i compilatori del celebre magazine specializzato americano ci fosse anche una firma italiana – quella di Roberto Quercetani – ossia uno dei “padri” della moderna statistica atletica. Niente di più facile che le nostre valutazioni vengano considerate opinabili: fa parte del gioco, ma tant’è. Ed ecco il risultato".
Vai all'articolo: Onda Giovane 2011. Giochiamo al Ranking stagionale con Allievi e Junior protagonisti del 2011 Azzurro
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