Lascia i Bergamaschi pieni di stupore e costernazione, oltre che di cordoglio, l'improvvisa morte durante un'arrampicata di Mario Merelli, bergamasco e arrampicatore sportivo di gran valore.
Ecco la notizia pubblicata su "L'Eco di Bergamo".
(Fonte: Eco di Bergamo) L'alpinista bergamasco, è precipitato nella zona del rifugio Brunone a Valbondione, nel Bergamasco. È successo intorno alle 8 del mattino di mercoledì 18 gennaio.
Merelli è nato a Vertova 50 anni fa e abitava a Lizzola con la moglie.
Da sempre la montagna era la sua grande passione, lui l'ha sempre definita «la sua vita», e proprio in montagna, sui suoi monti, è deceduto. L'incidente si è verificato mentre l'alpinista si trovava in compagnia dell'amico di sempre, Paolo Valoti.
Dolore e incredulità dal mondo dell'alpinismo bergamasco, con il presidente del Cai di Bergamo che commenta: «Abbiamo perso un gigante di umiltà, un uomo di grande valore e di grande serietà e professionalità» ha detto Piermario Marcolin, sconvolto da quanto appreso via sms da Paolo Valoti: «È terribile che sia successo proprio sulle montagne di casa sua, che tanto amava e conosceva».
Secondo le prime informazioni pare che Mario Merelli e Paolo Valoti fossero partiti martedì sera intorno alle 23 da Valbondione. La coppia si è fermata al rifugio Coca per una pausa, per poi salire in notturna sul canalino che porta al pizzo Scais, oltre i 3 mila metri. Avrebbero raggiunto la vetta intorno alle 6.30 del mattino per poi, data la buona visibilità, decidere di scalare alcune creste minori della zona valtellinese, in zona del rifugio Brunone. In questo tratto sarebbe accaduta la tragedia: Mario Merelli era dietro a Valoti e un macigno a cui l'alpinista si sarebbe aggrappato per arrampicarsi avrebbe ceduto, facendogli perdere l'equilibrio e facendolo precipitare per trecento metri.
La caduta è avvenuta sul versante valtellinese e Paolo Valoti avrebbe assistito all'incidente: Valoti è quindi sceso per verificare le condizioni dell'amico, per poi risalire la parete e raggiungere una zona che gli permettesse di chiamare i soccorsi. Immediato l'intervento dell'elisoccorso del 118: il corpo senza vita di Mario Merelli è stato recuperato con il verricello e ora la salma si trova nella base del soccorso alpino di Valbondione. A breve sarà trasferita nell'abitazione di Lizzola.
Fonte: www.eco.bg.it
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