Va in scena il 23 febbraio 2014 la 17^ edizione della Maratona delle Terre Verdiane e del Principe. E' un evento che ha ormai come suo organizzatore e mentore da anni l'altrettanto il salsese Gian Carlo Chittolini, allenatore olimpico, fra i vari atleti, del toscano Alessandro Lambruschini, medaglia d'oro di bronzo alle olimpiadi di Atlanta del 1996. Nel palinsesto dell'evento sono previste quattro gare - cinque se si considera la dieci chilometri non competitiva per tutti: passeggini, papà, mamme, nonni, animali.
La corsa si dipana in strade di campagna fascinose e senza tempo, lungo un percorso "classico" che collega tutti i luoghi legati alla memoria di Giuseppe Verdi (compreso il passaggio davanti alla casa di nascita del compositore), con arrivo a Busseto, consentendo anche il passaggio davanti alla casa (non lontana da quella che diede i natali a Verdi) dove Giovannino Guareschi visse e scrisse molte delle storie di Don Camillo.
«E' la maratona del benessere – dice Chittolini – perché correre fa bene in tutto il mondo, ma Salsomaggiore è una delle patrie dello "starbene". Questa corsa aiuta a farla conoscere in Italia e nel mondo. Salsomaggiore ma anche le altre realtà del territorio, come la rocca del Principe di Soragna e le meraviglie di Busseto».
Svariati i campioni venuti a correre la maratona delle Terre Verdiane negli anni precedenti: Stefano Baldini, Maria Guida, Alessandro Lambruschini, e personaggi della canzone e dello spettacolo, come Gianni Morandi.
«La Maratona e ½ delle Terre Verdiane e del Principe è un colosso che ha il cuore di Chittolini e le mille braccia dei volontari. Come Sergio Pagani, presidente della «Forti & Liberi»: da dietro le quinte riesce a moltiplicare per quattro lo sforzo delle sue e delle tante altre braccia. Egidio Cremona: nome da mago, perché non si sa come faccia a non sbagliare un colpo, da anni, nell’organizzare i rifornimenti. Se cerimoniale, organizzazione e logistica non lasciano mai a desiderare, è merito soprattutto di Antonio Gasparelli, Giuseppe Corsini, Sergio Vaccari e Piero Virgenti. La segreteria, con il compito per esempio di assegnare i pettorali, è compito di Roberto Frati e Alfredo Bisoli, sotto la regia di Cristian Memè ed Elena.
Lungo tutto il percorso, come in una fiaba vissuta sudando, gli altoparlanti diffondono - ogni anno - arie verdiane. Alpalinsesto musicale pensano Franco Sartori e Gibo Berzolla.
Ancora musica con l’"Ape Car itinerante“, truccata da Stefano del Vespa Club Cavallo di Scipione, che in virtù di un amplificatore a 2000 Watt (un vero e proprio sound system itinerante), con Luigi Pasini alla consolle segue gli atleti imprecando, caricandoli e prendendoli in giro.
Per garantire che sul percorso tutto fili liscio sono presenti la Polizia e la Protezione Civile delle Terre Verdiane, la Pubblica Assistenza di Salsomaggiore e Busseto, nonché la Croce Rossa di Fontanellato e Soragna, diretta dallo stratega Rino Colombi.
Un plauso va ai gruppi podistici della provincia, dal Quadrifoglio al gruppo podistico della Pubblica di Busseto, capitanato da Giorgio Dioni, passando per il Casone Noceto, i podisti di Sorbolo e i Marciatori Parmensi e l’Avis Cristo: non fanno mai mancare i loro atleti. A dare una mano, vicini ai valori che la Maratona delle Terre Verdiane vuole diffondere, i sindaci dei Comuni attraversati dalla corsa e l’Unione Terre Verdiane, nella persona del presidente Salvatore Iaconi Farina: hanno abbracciato la manifestazione, coccolandola. Infine, un grazie speciale al Comitato Roncole Verdi 1813-2013: sono loro i forgiatori delle oltre duemila medaglie raffiguranti la casa natale del Maestro. Un ricordo impareggiabile che, al traguardo, finirà al collo di ogni podista.
Come sempre la corsa parte all'insegna dello sport vissuto dalla gente, dagli atleti dilettanti e dalle persone normali, che si vogliono fare un regalo: immergersi in un fiume di colore e di calore, anche se farà freddo e Busseto, così bella, così lontana, arriverà solo dopo quaranta e più chilometri di fatiche.