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1 agosto 2012 3 01 /08 /agosto /2012 18:57

01 prima della partenzaVincenzo Altamura (M45, della Società Idea Events Marathon Siracusa) ha preso parte lo scorso 17 giugno 2012 alla 6^ edizione della Supermaratona dell'Etna. E' stata per lui - già finisher dell'edizione 2008 - una dura esperienza, poiché per la prima volta - dopo otto anni di podismo amatoriale - ha dovuto ritirarsi, per motivi solo in parte legati alla sua volontà e in gran parte connessi alle "ristrettezze" del tempo massimo concesso per il completamento della distanza e ad un'applicazione rigida di tale tempo da parte degli organizzatori.
Ecco di seguito il suo racconto

(Vincenzo Altamura) Non mi era ancora capitato in otto anni di running amatoriale di ritirarmi durante una gara. Purtroppo c’é sempre una prima volta e questa finisce con il diventare un ritiro amarissimo, soprattutto se ti viene imposto dagli organizzatori.
Subentra un senso di ribellione. Ma dopo, con i piedi per terra, accetti consapevolmente l’azione.
Avevo deciso di non scrivere i miei pensieri su questa dura salitona, ma - a distanza di 40 giorni dall’evento - ho dovuto cambiare opinione.
Evento. La Supermaratona dell'Etna è davvero  un grande evento.
Perchè ci si confronto, come dice Elena Cifali, ci si confronta Sua Maestà l’Etna. Ogni gara, di qualunque distanza, ha un suo fascino.
La Supermaratona dell’Etna sulla distanza di di 43,150 km e con i suoi 3000 metri di D+ è probabilmente in Italia la massima espressione di difficoltà e sforzo sovrumano richiesto.
La si rappresenta meglio se viene descritta con una carrellata sui volti sconvolti di tutti i runner in arrivo al traguardo.
Poi, gli ultimi hanno un doppio sguardo, che è assieme di sofferenza e gioia.
Non si capisce bene quale dei due stati d'animo prevalga, ma di certo vige il motto “E' finita”.
Ma veniamo a noi.
04 prima della partenzaAvevo programmato di correre questa nuova esperienza da questo inverno, ed era in lista subito dopo la 100 km del Passatore. Ho coinvolto il dott. Di Stefano Corrado, reduce della 24 ore del Sole e con mia gradita sorpresa ha accettato. Per l’etna non basta aver tanto fiato o tanti lunghi ma ho sempre creduto che ci vuole pochissima testa ma tanta e dico tanta forza nella spinta delle gambe.
Inoltre l’esperienza del 2008 mi ha obbligato a prevenire con opportuni accorgimenti  i crampi sempre in agguato.
E’ sabato, arriviamo a Marina di Cottone (CT)  di buon’ora.
La giornata è già calda e non vedo nulla di promettente.
Via via arrivano i runner e li trovo ben equipaggiati e atleticamente in forma, tutti scalpitanti con l’ascia di guerra.
Forse parto già sconfitto?
Vedremo.
Ritrovo vecchi amici, tra i quali l’onnipresente Santo Monaco e la mitica Elena, pronta a immatricolare l’evento a modo suo.
Arriva Calcaterra e già l’aria si surriscalda.
Siamo tutti pronti sulla sabbia, un minuto di silenzio e finalmente lo sparo.
Via! Non c’e’ la calca e assieme ai pochi altri che chiudono la fila, evitiamo di far entrare sabbia nelle scarpe.
Altro che corsa! Sembra una sfilata di moda...
Parto piano senza forzare e, inevitabilmente, si forma - accanto a me - un gruppetto di sostenitori del risparmio energetico.
Per andatura e scambio di opinioni sembra di correre un’ultra di 100 km.
Primissime salite poco impegnative e si arriva al paese di Piedimonte Etneo.
Tutti ci aspettano e lo speakeraggio fatto dal Sindaco ci stordisce.
L’aria calda inizia ad aumentare e meno male che le fontane siano presenti lungo il percorso. 
05 partitiSpuntano anche punti acqua estemporanei con manicotti o tubi di gomma: una vera e propria panacea per addolcire le nostre sudate e attenuare quelle venture.
Oltrepassiamo il paese e ci ritroviamo in prossimità dell’autostrada.
Da quel punto in poi si incomincia a salire per Linguaglossa e l’Etna prende a dettare con autorevolezza i suoi tempi.
In salita incrocio un runner che mi è familiare e ci presentiamo.
E’ proprio lui l’Ultra Sciarratta.
Strano luogo di incontro, ma si tratta di un incontro che è, comunque, nella norma perché dicono che tutti i corridori sono dei matti. 
Lo lascio andare: si vede bene che è piu’ in forma di me e affronta la salita come un ventenne.
Le ultime salite e, finalmente, il paese.
Si percorre un buon rettilineo e si passa davanti al traguardo volante.
Senza essercene resi conto siamo già al km 15. 
Stessa scenografia del 2008.
Ci salutano in tanti, presenti sul marciapiede.
Ritrovo anche il "tunnel della felicità" con un gettito continuo di acqua rinfrescante. Preferisco non bagnarmi e mi allontano. 
All’uscita del paese trovo un ristoro sul lato destro della strada.
Non mi fermo, ma questa mia decisione si rivelerà un errore grave.
Inizia quindi la lunga salita che ci porterà al km 33 al Rifugio Provenzano.
L’andamento è piano e costante, ma il caldo risulta ora insopportabile.
Mi sorpassa 
Salvatore Crudo, amico di corsa di Elena Cifali, che mi chiede se è tutto a posto.
Rispondo di sì al momento.
Si va avanti, ma avverto che qualcosa non va.
Sono sprovvisto di cappello e di una maglietta a manica corta.
Con la canotta e senza crema Il sole inizia a farmi bruciare la pelle delle parti scoperte e, inevitabilmente, mi ritroverò con ustioni di primo grado.
Errore imperdonabile non aver pensato a degli accorgimenti appropriati. Bocciato.
Pru avendo con me una bottiglietta di acqua per le bevute estemporanee, al km 21 circa  mi blocco, sentendomi spossato, con le gambe inchiodate sull’asfalto e le mosche tutt’intorno che fanno festa.
Lì per lì, ho pensato di ritirarmi, rendendomi conto di non avere più energie e soprattutto concentrazione.
Rimpiango il ristoro precedente che ho snobbato.
Intanto, gli ultra non desistono mai e - come al solito - si cerca di ripartire.
In tanti mi sorpassano e non riesco a stare al  loro passo.
Perdo molto tempo,  ma  sono fiducioso di potercela fare.
Insistendo, riesco ad arrivare al km 25 circa  dove é presente  il famosissimo ristoro del Rifugio Ragabo.
Il tempo di mangiare qualcosa ed ecco che mi rianimo e tornano le forze,  sicché mi sento pronto a continuare.
Nel frattempo mi raggiunge l’amico Di Stefano che è stupito nel vedermi.
Gli spiego la situazione e mi  invita a seguirlo. L'ho esortato ad andare avanti senza fermarsi e che ci saremmo rivisti al Rifugio Provenzano.
Riparto, consapevole di arrivare fino in fondo.
Sono al km 27 circa e si ferma un camioncino della forestale. ne esce un operatore e con mio grande stupore rimuove il cartello distanziometrico e prosegue la corsa piu’ avanti per ritirare il successivo.
Supermaratona Etna partenza con Elena CifaliNon ci posso credere! Se l’ha fatto, ciò significa forse che sono l’ultimo?
No non è così: ci sono altri che mi raggiungono.
Allora non capisco tutta questa fretta.
Gli ultimi chilometri prima dell’arrivo al km 33 sono molto tosti, ma li supero senza problemi.
Anche qua, un lungo rettilineo prima del rilevamento intermedio.
Provo a  passare ma mi bloccano: “Fuori tempo! - mi dicono - Secondo il regolamento lei è oltre il tempo consentito e quindi non puo’ salire”.  
Accetto il verdetto, mentre altri runner incominciano a surriscaldarsi, perché ritengono che non sia giusto, che il regolamento dava 6 ore come tempo massimo, senza peraltro parlare di "porte cronometriche".
Tutti erano innervositi e anche il giudice.
Io no. Faccio dietro front e vado verso la tenda cambio abiti  che, stranamente, era posizionata 100 metri prima dell’intermedio. Arriva in quel momento anche il Di Stefano pronto per salire (si era nel frattempo cambiato), ma l’amara sorpresa  gli lascia un senso di dispiacere.
Senza alcun dubbio se ci avessero lasciati andare avremmo avuto qualche possibilità di concludere in tempo perché noi “ultra” stranamente, dopo un momento di pausa, ricominciamo a correre da zero come se non avessimo affatto corso e faticato fino a quel momento. 
Le fantastiche ciliegie e le pesche dell’Etna ci hanno addolcito la bocca.
Il ristoro è stato gradevolissimo.
Prima di ritornare a valle con il pullman ho avuto il piacere di rivedere e salutare il Big Calcaterra. Mi è sembrato  che si volesse  scusare per aver chiuso in 2° posizione dando colpa alla società aerea Wing Jet che gli ha tolto ore di sonno.
La realtà è diversa.
L’Etna - Sua Maestà - non perdona.  
Concludo dicendo che è stata una bellissima gara di forza, da rifare il prossimo anno, ma con qualche allenamento specifico per la salita, visto che a Siracusa esistono  solo strade pianeggianti.
Di Stefano, caro amico tapascione di corsa, è sempre fiducioso per il prossimo anno e sin da adesso si propone di ritentare la scalata, perché non capita tutti i giorni di  essere premiati con una bellissima medaglia  a 3000 m. di quota.
Una cosa davvero unica nel suo genere.

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
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Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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