Si è svolta il 26 novembre 2013, a Reggio Emilia, la 2^ edizione dell'Ultramaratona del Tricolore, un vero è proprio festival dell'Ultramaratona in pista, con ben tre differenti specialità di Ultra, oltre alla distanza della classica distanza della maratona. Per un giorno, Reggio Emilia è stata capitale dell’Ultramaratona in pista.
La gara ha avuto un forte successo, sia dal punto di vista delle partecipazione, sia come numero e qualità performativa di atleti di ultra che hanno indossato la maglia azzura in precedenti campionati del mondo ed europei di Ultra.
Reggio Emilia ha indossato il tricolore da lei ideato come bandiera italiana 216 anni fa (era il 7 gennaio del 1797) e ,il 26 novembre 2013, per un giorno, é diventata capitale Italiana dell’Ultramaratona in pista. Stando ai "numeri", l’Ultramaratona del Tricolore del 26 novembre scorso, svoltasi nella pista di avviamento al ciclismo dedicata al massaggiatore di Fausto Coppi, Giannetto Cimurrri, ha superato tutte le altre manifestazioni per numero di partecipanti, per numero di atleti della Nazionale Italiana di ultramaratona presenti e per numero di chilometri totali percorsi dai primi tre classificati nella 12 ore che è stata anche Campionato Italiano IUTA.
All’interno dell’evento sportivo erano previste 4 diverse gare e, precisamente, la Maratona, la 6 ore, la 100 km e la 12 ore.
Il circuito posto nella prima periferia di Reggio Emilia, vicino all’aeroporto ed a fianco al più noto “Campo Volo”, dove il reggiano cantautore Ligabue ha fatto il suo ultimo mega concerto e dedicato hai suoi fans l’ultimo CD, ha visto girare ben 164 atleti provenienti da 6 nazioni diverse.
L’Ultramaratona del Tricolore ha regalato agli atleti, ai loro sostenitori e familiari, ma anche agli automobilisti che viaggiavano sul vicino cavalcavia uno spettacolo unico nel suo genere.
Una pista di 1.022 metri completamente piatta immersa nel verde, affollata da atleti alla ricerca ciascuno del proprio record personale.
L’evento, organizzato dalla Podistica Biasola e dal CTR (Centro Terapia Riabilitativa) il cui Direttore Sanitario è Roberto Citarella (medico della Nazionale Italiana dell’Ultramaratona) è stato gestito con armonia da Antonio Tallarita, atleta della Nazionale Italiana del la 24 ore e noto ai più per aver vinto la Torino-Roma in tappa unica e per essere entrato nel 2011 nel libro Guinness dei World Records, percorrendo (sulla stessa pista) 100 km al giorno per dieci giorni consecutivi.
Vincitore del Campionato Italiano IUTA della 12 ore è stato l’atleta di Putignano Vito Intini che ha percorso 130.459 km, seguito a pochi metri da Andrea Guiducci con 130.106 km, mentre terzo stato l’atleta brianzolo Stefano Alzani che ha percorso 128.289 km.
Campionessa Italiana della 12 ore è stata incoronata l’atleta della nazionale Italiana della 24 ore e detentrice del record italiano della 6 giorni, Monica Barchetti (Lippo Calderara) che ha percorso 127.396 km classificandosi 4° assoluta. Al secondo posto, Luisa Zecchino che, portacolori della AS Marathon Massafra e anche lei Nazionale della 24 ore e detentrice del Record Italiano della 48 ore. Terza Giuliana Aiazzi. Da ricordare che, al secondo posto femminile, nella gara assoluta si è classificata la slovacca Nadyova Alica che ha percorso 122.214 km.
La gara dei 100 km, con il crono di 8h11'28, ha visto vincitore il lettone Klavins Uldis che è andato vicinissimo al record della Lettonia, mentre - tra le donne - ha visto l’italianissima atleta già della Nazionale della 100 km e della 24 ore, Ilaria Fossati che ha colto l’occasione per regalarsi una “pausa di recupero” dopo l’intensa attività estiva.
Entusiasmante la gara della 6 ore che ha visto protagonista assoluta l’atleta della Nazionale italiana della 100 km, che corre per la Runners Bergamo, Paola Sanna con 74.414 km seguita da Marco Raffo che ha percorso 67.505 km.
Ha vinto dopo un duello fino alla fine, Vito Intini con la misura di 130,459 km (14° italiano di sempre), seguito da Andrea Guiducci con 130,106km (17° italiano di sempre). Il podio veniva completato da Stefano Alzani con 128,283km (26° italiano di sempre), a seguire Tiziano Marchesi con 125,781 e Ciro Di Palma con 124,173.
La Maratona, figlia minore di questo evento sportivo che si è posto - come nell'edizione precedente - l’obiettivo della diffusione dell’Ultramaratona, ha visto premiati gli sforzi di Stefano Fubelli che ha chiuso i 42,195 km in 3h16' e di Maurizia Gambarelli della Podistica Biasola.
Quest’ultima gara ha visto al suo interno lo svolgimento della Lombardini Cup, azienda Reggiana produttrice di motori endotermi per le diverse applicazioni industriali, agricole e nel settore automotive. Per la cronaca, vincitore della Lombardini Cup è stato Ivano Bezzi, responsabile delle linee di montaggio, collaudo e allestimento finale.
Come era stato già anticipato in un precedente comunicato, ooriginalissima e molto gradita la medaglia di partecipazione, realizzata in ceramica e riportante il logo della manifestazione, numerata e firmata dall’artista che le ha prodotte in edizione limitata (con colori diversi per le 4 gare) e le targhe premio, sempre in ceramica per i vincitori assoluti e di categoria.
La giornata sportiva è stata rallegrata dalla presenza della Banda musicale di Viano, cittadina alle porte di Reggio Emilia che, oltre al repertorio dei classici brani bandistici, ha suonato l’inno nazionale italiano ed europeo durante la premiazione degli atleti e negli ultimi minuti di gara.
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