Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
16 aprile 2014 3 16 /04 /aprile /2014 20:17

Virgin Money London Marathon 2014 (34^ ed.). Il messaggio della famiglia di Robert Berry a tutti coloro che hanno espresso solidarietà

Dopo la morte di Robert Berry, deceduto per cause ancora ignote (sembra che avesse accusato dei problemi respiratori in corso di gara) al termine della Virgin Money London Marathon, lo scorso 13 aprile 2014, vi è stata una grande mobilitazione di messaggi di affetto e di intensa solidarietà alla famiglia dello sfortunato runner quarantaduenne.
I familiari della vittima hanno inoltrato agli organizzatori della maratona londinese un proprio messaggio di ringraziamento (ed anche in memoria del povero Rob), perchè lo inoltrassero e lo rendessero di pubblico dominio attraverso la stampa e i media. 
Robert Berry aveva giocato a Football dall'età di 9 anni, divenendo successivamente un runner sulle lunghe distanze che correva anche per uno scopo caritatevole che era quello di raccogliere fondi a favore della britannica National Osteoporosis Society, una causa alla quale egli si era sensibilizzato sin da quando alla madre era stata diagnosticata una osteoporosi precoce all'età di 52 anni.
Chi vuole, adesso, è questo il messaggio della famiglia, può onorare la memoria di Robert Berry, indirizzando una donazione a questa associazione caritatevole.
E sembra che già oltre 50.000 sterline siano state raccolte in sua memoria
Rob mancherà a tutti i suoi familiari, ai suoi colleghi di lavoro e ai suoi compagni di corsa. 
Marito devoto, uomo dedicato alla sua famiglia, lascia due figli Alan e Ann e un vuoto incollmabile per un fratello ed una sorella più giovani di lui che lo avevano come punto di riferimento.
Per il resto, la famiglia esprime il desiderio di riservatezza e non desidera fare ulteriori comunicazioni alla stampa, per poter vivere in privato il proprio dolore. 

 

 


Following the very sad death of one of our competitors, Robert Berry, in last Sunday’s London Marathon, we have been asked by the family to issue this statement.

Virgin Money London Marathon 2014 (34^ ed.). Il messaggio della famiglia di Robert Berry a tutti coloro che hanno espresso solidarietàThe family of Robert Berry would like to thank the thousands of people who have offered support and words of comfort at this very difficult time. They are overwhelmed by the heartfelt messages and donations that have been made and would like to say a few words in Rob’s memory.

We are devastated and shocked by the events of Sunday and cannot believe that he is no longer with us to share in our lives and laughter.

Rob was a keen sportsman from an early age having joined the Rustington Otters Football team aged 9.  In recent years he became a keen runner and the marathon was something he wanted to achieve whilst raising money for a cause close to all our hearts. He has left us having completed a world renowned race which makes us so very proud and in our eyes Rob is a hero. He was fundraising via Just Giving (http://www.justgiving.com/Rob-Berry-uk) for the National Osteoporosis Society, as his mum Ann was diagnosed with this condition at the age of 52.

He will be greatly missed by his family, friends and work colleagues – a fun-loving and caring person, respected, loyal and very much loved by us all. He was a loving husband to Gwen and an amazing father to his two children and will remain forever in their hearts. Rob was a loyal and loving son to Alan and Ann and a fantastic, caring brother to his younger sister Janet who always looked up to him.

Rob will be a great loss to our family.


The Berry Family – 16th April 2014


It is unlikely that any cause of death will be known for at least six weeks, and the family will not be making any further statements about this at present.

The family would now like to appeal to the media to respect their privacy and allow them to deal with their grief in private.

The event organisers, The Virgin Money London Marathon, would ask for understanding from the media in this matter, and to respect the family’s wishes.

 

Condividi post
Repost0
14 aprile 2014 1 14 /04 /aprile /2014 21:52

Grande lutto a casa Placentia Marathon for UNICEF. Si è spento l'amico Gianni Cominetti

 

E’ morto il 10 aprile 2014 Gianni Cuminetti, noto avvocato e presidente della Sezione piacentina dell’Unicef.

Malato da tempo, si è spento all’ospedale di Piacenza all’età di 83 anni.
Gianni Cuminetti è stato l’anima della Placentia Marathon for Unicef, una manifestazione nata 19 anni fa che, da sempre ha cercato di unire con successo sport e solidarietà e che, da quest’anno, ha cambiato formula.
Nonostante la malattia Gianni Cuminetti ha partecipato attivamente all’organizzazione dell’evento prossimo in programma il 4 maggio 2014.

I funerali si sono svolti sabato mattina alle 10.00 a Carmiano di Vigolzone, mentre nella sera dell'11 maggio è stato recitato il rosario nell’abitazione in località La Vigna.
Gianni Cuminetti ha lasciato tre figli e due nipoti.

Dicono Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti del Comitato organizzatore della Plancentia Marathon for UNICEF: “C’è sempre stato fino all’ultimo e ci dava una mano con entusiasmo nonostante la malattia”.

E aggiungono: "Nei giorni scorsi un grave lutto ha colpito la grande famiglia della Placentia Marathon for Unicef. L'amico Gianni Cuminetti, fondatore del Comitato Italiano dell'UNICEF e storico presidente della Delegazione Piacentina, ci ha lasciati. Da oltre venti anni ci ha incoraggiati, sostenuti, consigliati ... non sarà facile proseguire senza di lui ma faremo del nostro meglio per onorare la sua amicizia e la sua memoria. Vi aspettiamo domenica 4 maggio 2014 ... e buona corsa!

Ciao Gianni... Placentia Marathon è nata e cresciuta grazie al tuo impegno e alla tua forza di carattere.Non sarà facile continuare senza di te, ma ci proveremo. Forse è il modo migliore per onorare la tua memoria.

 

Vai ad una raccolta di articoli pubblicati nei quotidiani nei giorni immediamente successivi alla dipartita di Gianni Cuminetti

 


 

Condividi post
Repost0
14 aprile 2014 1 14 /04 /aprile /2014 11:12

Virgin Money London Marathon 2014 (33^ ed.). L'evento è stato purtroppo funestato dalla morte di un runner

(Maurizio Crispi) Stando a riprendere le foto nella zona arrivi di una grande maratona, come mi è capitato di fare, si ha modo di osservare tutti i finisher. Soprattutto, quelli che arrivano nella fascia compresa tra l'arrivo dei primi top runner e le 3h30' di minuti sono podisti che tengono alla performance.
E, mentre si può constatare che alcuni arrivano tranquillamente, si potrà vedere che altri  - chiaramente - tagliano il traguardo, avendo corso gli ultimi chilometri allo spasimo e che, proprio sulla linea del traguardo sono colti da malore.
Da questo punto di vista - come ho potuto vedere in una precedente edizione della maratona londinese nella quale pure mi trovai a fare il fotografo accreditato - l'organizzazione sanitaria, dispiegata sul campo, è una vera e propria macchina da guerra con decine di soccoritori, pronti ad intervenire proprio suulla linea del traguardo, supportati da un posto medico avanzato, con decine di ambulanze per il trasporto dei casi più gravi dopo una valutazione tipo "triàge" che si fa nelle strutture di Emergenza negli Opsedali, per decidere chi debba essere inviato con assoluta urgenza in un'Unità di cure intensive.
Ma, tuttavia, si rimane spesso sconvolti dall'azzardo cui alcuni podisti vanno incontro in nome della "prestazione", quando incuranti dei seganli che il corpo manda loro invia loro continuano a spingere sulle loro gambe, annebbiati da un'ossessione autodistruttiva, come se arrivare al traguardo rispettando la tabella di marcia, fosse una questione di vita o di morte. E spesso questa ossessione (alimentata da una concezione eroica e tragica della maratona) diventa, purtroppo, veicolo di morte.
Ci sono - oltre a questi casi - quelli davvero sfortunati in cui l'incidente è davvero dovuto ad una fatalità e non è da ascriversi ad una condotta imprudente del singolo runner.
Facendo riferimento alla mia precedente esperienza in zona arrivi e a questa, sia come sia, la zona arrivi della Maratona di Londra è punteggiata da incidenti di questo tipo: dal malessere più lieve che si potrà risolvere più rapidamente, a quelli più gravi che hanno richiesto l'allontanamento del runner dal luogo di arrivo sulla lettiga, cure intensive e, in alcuni casi, il ricovero.

In alcuni casi, infine, ci scappa il morto, purtroppo.
Morti e feriti, dunque: ed è questo l'altro volto della maratona, quello più crudele, quando - a conti fatti - si presenta come una piccola guerra che oscura l'aspetto gioioso di festa della vita. Ma specie nei grandi eventi, come è la Maratona di Londra, una morte per quanto dolorosa possa essere è un fatto statisticamente probabile, del quale in fondo non si dovrebbe sorprendere più di tanto.
Forse, a rendere un fatto del genere così diffcilmente metabolizzabile è che esso si verifichi durante la pratica di un'attività sportiva che dovrebbe essere sempre la celebrazione della vita: sembra essere una contraddizione in termini, quasi. L'irruzione di un universo dalle regole assurde nelle geometrie del benessere e della fitness.

Virgin Money London Marathon 2014 (33^ ed.). L'evento è stato purtroppo funestato dalla morte di un runnerE il 13 aprile, qui a Londra, è successo ciò che uno non vorrebbe vedere mai accadere nel corso di un evento podistico: come del resto era già accaduto in precedenti edizioni, la campana a morto ha suonato per un runner.

Un podista 42enne appena ha tagliato il traguardo è stato colto da malore ed è stato soccorso dal personale preposto.
Avrebbe potuto essere una situazione come tante altre e, invece, no.
Malgrado le cure del caso e malgrado l'immediato trasporto in Ospedale per un ricovero urgente, il podista è morto.
Questa vita interrotta  ha gettato un'ombra sull'atmosfera di festa che ha permeato l'intera giornata, ponendosi - come sempre - come monito per i vivi, un monito a fare sport, a cimentarsi in prove impegnative - com'è appunto la maratona - che danno un senso alla nostra vita, ma sempre senza strafare e, sempre, ascoltando i segnali del corpo.
Virgin Money London Marathon 2014 (33^ ed.). L'evento è stato purtroppo funestato dalla morte di un runnerC'è da chiedersi: cosa costa rallentare un po' se si avverte un malessere o addirittura fermarsi e rimandare la prova ad un'altra occasione? Giusta domanda, anche se nello stesso tempo, si può mettere sull'altro paitto della bilancia il fatto che certi eventi piombano inspettati ad interrompere una vita, senza dare di sé alcun segno premonitore.
In fondo, Ayrton Senna, prima di quella maledetta gara sul circuito di Imola in cui perse la vita ebbe delle premonizioni e dei pensieri di cattivo auspicio: non avrebbe più voluto non partecipare a quel Trofeo automobuilistico, nato sotto cattivi presagi: così sostengono alcuni che lo conoscevano molto da vicino. NAlla fine, non ascoltò le sue voci interiori e si mise al volante per affrontare quella che sarebbe stata la sua ultima gara.
 

Di seguito, il comunicato compunto e sommesso, rilasciato dall'Ufficio stampa della Virgin Money London Marathon. 

 

 


Notification of Fatality (press realease) It is with regret that we have learnt of the death of a competitor in the Virgin Money London Marathon.

A 42-year-old man collapsed after the finish line and although immediate medical attention was provided to the casualty, the fatality was confirmed on his arrival at hospital.

The organisers of the Virgin Money London Marathon would like to express their sincere condolences to the family and friends of the deceased.

We will not be releasing any further details of this tragic incident and would ask for your understanding in this matter.

We would like to emphasise that our immediate concern is for the family of the deceased. Our thoughts and deepest sympathies are with them at this difficult time.

E, in un successivo comunicato si precisa:

Mr Robert Berry. It is with regret that we can now confirm that Mr Robert Berry, aged 42, collapsed at the finish of the London Marathon. He was immediately taken to one of our medical facilities where he was treated by four consultants, including one in emergency medicine. He was transferred to St. Mary’s Hospital, where he was pronounced dead.

The organisers of the Virgin Money London Marathon would like to continue to express their sincere condolences to the family and friends of Mr Berry and our thoughts and deepest sympathies are with them all at this difficult time.

 

 

Foto di Maurizio Crispi

 

Condividi post
Repost0
31 marzo 2014 1 31 /03 /marzo /2014 11:32
Ciao, Carmelo! Il commiato di Elena CifaliElena Cifali ha voluto ricordare così Carmelo Neri, podista dell'ASD Atletica Sicilia, 65 anni, avvenuta a Riposto (CT) dove si disputava la Maratonina Blu Jonio, nella mattina del 30 marzo 2014, al termine della sua gara.
Lo ha conosciuto personalmente e il suo modo di ricordarlo è vibrante di emozioni. 
Cos’è quell’ombra scura che ci cammina davanti o dietro ?

E’ forse Lei ? La Signora Morte che non ci lascia mai durante il nostro Cammino di Vita?

Viviamo pensando d’essere immortali, viviamo per conquistare il presente e nel ricordo del nostro passato. Viviamo per morire, prima o poi, ma pur sempre morire.

Cosa accadrebbe se ogni mattina ci alzassimo con il pensiero di dover lasciare questo mondo?

Accadrebbe che perderemmo il gusto di vivere.

Fino ad oggi non ho mai fantasticato sul momento in cui Lei, la Signora Morte, vorrà portarmi via. Non ci penso semplicemente perché non mi interessa sapere.

Egoisticamente vivo per vivere, egoisticamente di ciò che lascerò di in concluso dopo di me non mi importa.

Mi interessa piuttosto il segnale positivo che vivrà anche dopo di me.

Ieri mattina ho perso un amico!

Ieri mattina Carmelo ha tagliato il traguardo dell’ultima sua corsa.

Carmelo, un uomo d’altri tempi, un ragazzo di 68 anni che ha vissuto la sua vita correndo, per la corsa e con la corsa.

Lo conobbi lo scorso anno a maggio. Eravamo a Rosolini. Mi venne incontro col braccio teso e la mano aperta salutandomi festosamente: “Tu devi essere Elena Cifali” mi disse sorridendo – “Ho sentito tanto parlare di te e finalmente ti conosco”.

Con lo spirito di un bambino monello iniziò a raccontarmi delle volte che anche lui aveva corso la 100 km del Passatore, iniziò a raccontarmi delle sue 200 maratone. I suo anni di corsa, correndo una maratona il sabato ed una la domenica, in quegli anni in cui essere un ultrarunner significava essere dichiaratamente folli.

Ci scherzava su Carmelo, e ci scherzava su anche durante il nostro ultimo pranzo insieme a Pergusa, quando la squadra dell’Atletica Sicilia si riunì attorno a lui facendo cerchio. Ci deliziava con i suo aneddoti e ci faceva sognare.

Una perdita importante quella di Carmelo, ma se posso osare, se posso fantasticare ancora una volta preferisco immaginarlo felice anche adesso.

Ha corso la sua ultima corsa, concludendo l’ultima sua maratona col cuore che batteva forte, con le gambe che spingevano anche quando avrebbero dovuto fermarsi.

Ha vissuto facendo ciò che più gli piaceva ed è morto facendo ciò per cui ha vissuto.

Piango, piango per tristezza e dolore. Piango perché ieri su quel rettilineo, incrociandolo, l’ho incitato ad andare avanti e lui sorridendo mi fece segno col pollice all’insù.

Ricordo ancora le sue parole buone nei miei confronti, il suo incitarmi a fare ciò che mi piace.

Mi ha dato un grande insegnamento, insegnandomi che i desideri non si spengono e che i sogni vanno vissuti da svegli. Farò come lui, farò ciò che amo fino alla fine, senza riserve e senza risparmiarmi.

Il suo Cammino prosegue da un’altra parte, e magari prosegue con le scarpette allacciate ben strette.

Ciao, Carmelo!

 

Condividi post
Repost0
30 marzo 2014 7 30 /03 /marzo /2014 22:33

Cordoglio per il podista deceduto durante la Mezza maratona di Riposto(Adriana Ponari) Credo sia cosa giusta provare a trovare le parole di cordoglio per la morte improvvisa di Carmelo Neri, podista dell'ASD Atletica Sicilia, 65 anniavvenuta a Riposto (CT) dove si disputava la Maratonina Blu Jonio, nella mattina del 30 marzo 2014, al termine della sua gara.

Cordoglio vuol dire partecipare con il cuore al dolore della famiglia della persona venuta a mancare, ma cordoglio - in questo caso - è anche partecipare al dolore della famiglia grandissima e generosa dell'Atletica amatoriale tutta che, in questo momento, si interroga e cerca di capire l'assurdità di tale dolore in momenti che andrebbero vissuti con gioia corale e in cui si celebrano l'amicizia e lo sport pulito.
Tutti ci si interroga; ma ancora una volta è necessario andare al fondo della questione.

Bisognerebbe, da parte di tutti, ricordare che la buona performance sportiva esiste ed avviene solo se si è imparato a conoscersi mente e corpo, ascoltando serenamente i messaggi di buona o cattiva salute che il nostro Io psicofisico ci fa arrivare; parlare poi, di maggiori controlli e di più marcato rigore da parte dei Sanitari preposti e delle Società è talmente ovvio che a questi argomenti non se ne dovrebbe accennare...
Io e Maurizio Crispi, a cui nome sto anche scrivendo, entrambi medici, siamo profondamente consci della complessità del problema ed è per questo che terremo sempre presente nelle nostre parole a chi ci legge l'importanza del non perdere mai di vista la priorità della propria salute psico-fisica.

Il nostro cordoglio vogliamo esprimerlo così.

 

Condividi post
Repost0
4 marzo 2014 2 04 /03 /marzo /2014 15:43

Il Parco del Bosco di Capodimonte colpisce ancora. Dopo la morte accidente di un runner ventenne nel 2011, si registra una nuova morte, stavolta per presumibile arresto cardio-circolatorio

Il Parco del Bosco di Capodimonte, dopo il tragico evento della morte di Antonio Barbatelli, ventenne, precipitato da un dirupo mentre si allenava, queesta volte la cattiva sorte è toccata a Rosario Anbrosio, un podista napoletano di 43 anni (tesserato nel sodalizio Bosco di Capodimonte sino a dicembre 2013 e poi passato ad altra società) che è morto, presumibilmente per arresto cardiocircolatorio, mentre vi si allenava.
Il tragico evento che si è verificato il 3 marzo 2014, attorno alle 13.00 ha suscitato un enorme sgomento ntra i runner  che a quell’ora affollavano il parco.

Rosario Ambrosio, coniugato e padre di due figli, lavorava in un ristorante del capoluogo partenopeo ed aveva una grande passione per la cucina.

Praticante da diversi anni della corsa amatoriale, era giunto in tarda mattinata nel parco collinare a bordo del suo scooter, come era solito fare.
Dopo aver parcheggiato accanto all’ingresso, si era incamminato verso l’interno, per poi cominciare a correre, seguendo uno dei numerosi tracciati prediletti da runner del posto, che si intersecano dopo Porta di Mezzo.
Nel corso dell’allenamento Ambrosio è stato colpito da un improvviso malore su un tratto di sterrato, ai lati del vialone centrale.
Un arresto cardiocircolatorio, per cause che rimangono da accertare, ma comunque di severità tale da non lasciargli scampo.
L’atleta avrebbe perso subito conoscenza, impattando violentemente al suolo: dai primi rilievi effettuati sul posto, il medico legale ha riscontrato diverse ferite al volto, mentre le mani erano pulite, senza nè tagli né abrasioni: come appunto accade nel caso di caduta legata da un'improvvisa e completa perdita di coscienza (che peraltro potrebbe anche rimandare alla rottura di un'aneurisma cerebrale del tutto asintomatica e non accertabile nel corso dei comuni esami esami di idoneità sportiva per attività agonistiche.
I primi a sopraggiungere sul posto sono stati due runner, entrambi medici, che correvano poco distante.
Ma il loro intervento è stato vano, così come l’arrivo dell’ambulanza con i rianimatori del primo intervento che hanno solo potuto constatare il decesso di Ambrosio.

Il corpo del podista è rimasto a lungo per terra per i necessari accertamenti medico-legali.
Sgomento tra i tanti atleti che frequentano il bosco per i consueti allenamenti, ma anche tra i numerosi passanti.
Dopo la tragedia - secondo i commentatori locali - si fa sempre più esigente la necessità di dotare la grande oasi di verde pubblico di una postazione medica, munita di defribillatori e presdiata da personale medico di pronto intervento.




(notizia del 25 agosto 2011) Va a correre al parco della reggia di Capodimonte, cade e non torna più a casa. Un ventenne Antonio Barbatelli, del quale la famiglia aveva denunciato ieri sera la scomparsa, è stato trovato morto dalla polizia in un dirupo nel Parco storico di Napoli, dove si era recato a correre nel tardo pomeriggio. Il corpo è stato recuperato con l' intervento dei vigili del fuoco.

Condividi post
Repost0
3 marzo 2014 1 03 /03 /marzo /2014 14:10

Mezza Maratona Roma-Ostia 2014. La morte di un runner imprime all'evento di festa un triste sigillo

 

Un dramma ha segnato la Mezza Maratona Roma-Ostia che si è svolta il 2 marzo 2014 a Roma. Fabrizio Bellucci, 44 anni, partecipante alla gara, è deceduto dopo essere stato colto da un'arresto cardiocircolatorio.
Uno di cui drammi di cui non si vorrebbe mai leggere o sentire: che purtroppo continuano ad accadere, malgrado i controlli sempre più serrati, in merito alla idoneità allo svolgimento delle attività sportivo-agonistiche, poichè rimane pur sempre un margine di imprevedibilità per questo tipo di eventi, che possono colpire anche soggetti adeguatamente testati e dichiarati in condizioni fisiche idonee per sostenere uno sforzo agonistico. 

A soccorrere l’uomo sono stati gli stessi operatori del servizio assistenza della corsa, che lo hanno portato all’ospedale Grassi dopo l’arresto cardiocircolatorio. Ma il primo intervento prestato non è stato suffciente a salvargli la vita.

Bellucci, nato a Roma nel 1969, era tesserato per la LBM Sport di Roma. Al termine della gara ha accusato un forte malore, perdendo immediatamente coscienza.
Ricoverato d’urgenza non ha più ripreso conoscenza, nonostante i tentativi di rianimazione effettuati prima nel punto di primo soccorso all’arrivo e, successivamente, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, allertato come di consueto per l’evento.

Il Comitato Organizzatore esprime in primo luogo profondo dolore per l’accaduto e si stringe alla Famiglia e alla società sportiva dell’atleta in una forte abbraccio.

11.268 ni finisher della 40a Roma-Ostia

Condividi post
Repost0
17 febbraio 2014 1 17 /02 /febbraio /2014 21:40

Sentite condoglianze a Pino Giordano in morte di mamma AntoninaAll'età di 87 anni, circondata dall'affetto dei suoi familiari, si è spenta Antonina Salica, la cara mamma di Giuseppe Giordano, Consiglere della FIDAL Sicilia, conosciuto e stimato nel mondo del podismo amatoriale siciliano non soltanto per la sua recente carica istituzionale, ma per la sua attività che si è dispiegata nell'arco di decenni.

A Pino e a tutti i suoi familiari vanno le più sentite espressioni di cordoglio da parte del magazine Ultramaratone Maratone e dintorni e a nome di tutti gli appassionati del running siciliano.

Condividi post
Repost0
14 febbraio 2014 5 14 /02 /febbraio /2014 13:51

A 87 anni, ci ha lasciato Giuseppe Togni, il decano dei super-maratoneti italiani, con il record ineguagliato di 761 maratone corse in carriera

 

Ci ha lasciati sabato 8 febbraio 2014, dopo lunga e dolorosa malattia, il lumezzanese (Brescia) Giuseppe Togni, presidente onorario del Club Super Marathon Italia e decano dei super-maratoneti italiani con 761 maratone corse in carriera, all'età veneranda di 87 anni (avrebbe compiuto gli 88 il prossimo 20 settembre).
L'orologio delle maratone si era fermato per lui a 761, ma sin quasi agli 85 aveva tenuto botta, anche se le sue ultime partecipazioni erano state, in un certo senso onorarie, e atto di presenza.
 

Dopo un anno di dolorosa malattia, dunque ci ha lasciato, il ''mitico'' supermaratoneta della storia dell'atletica bresciana e italiana, conosciutissimo da tantissimi atleti amatori, appassionati di maratone e lunghe distanze, e loro decano e punto di riferimento, per l'approccio generoso alle gare, anche quando la sua forma e le sue capacità performative, per via dell'età, presero a declinare.

Nato a Treviso Bresciano nel 1926, dopo alcuni anni dedicati allo di sci di fondo, intorno ai 50 anni, si dedicò pienamente al podismo nella società dell'Atletica di Lumezzane.

Affascinato dalle lunghe distanze, anno dopo anno, incomincia a percorrere e annotare molteplici maratone nel suo taccuino.

In questi quasi 40 anni di carriera atletica il suo elenco di maratone finite si è fermato a 761, ed è ancora tutt'oggi il record italiano.

Ha ottenuto numerosi successi nelle categorie amatoriali.
Per ricordare gli ultimissimi: Campione italiano master per categoria d'età di campestre a Polpenazze nel 2012, Campione mondiale master di categoria di maratona a Riccione nel 2007, e non bisogna dimenticare il suo record personale sulla maratona, conseguito in anni più giovanili, a Monaco di Baviera, in 3h8' alla bellezza di 62 anni.

Conosciuto da tutti, in ogni parte d'Italia, ci aveva conquistato per la sua semplicità, simpatia e tenacia.

 

A 87 anni, ci ha lasciato Giuseppe Togni, il decano dei super-maratoneti italiani, con il record ineguagliato di 761 maratone corse in carrieraIl mio ricordo personale di Giuseppe Togni. Ho un vivido ricordo di Giuseppe Togni. Cominciai ad incrociarlo e a correre accanto a lui, quando le mie prestazioni in maratona cominciarono a declinare e, quindi, mi ritrovavo tra gli ultimi: invariabilmente dalle spalle arrivava Giuseppe e con il suo piccolo passo, il bustino lievemento proteso in avanti, occhi vivaci e barbetta bianca, mi superava e proseguiva per la sua strada, dopo aver scambiato qualche parola.
Una volta alla Maratona di Marengo (forse nel 2004), in attesa dello start, mi feci raccontare da lui gli inizi della sua pratica delle maratone e ne raccontai anche in un mio scritto (sulla Maratona di Marengo, appunto).
Poi, nelle poche maratone a cui partecipavo, in confronto alle sue molteplici partecipazioni (pressocchè ogni domenica), esaminavo la rassegna delle sue foto e dei supoi trofei di carriera di supermaratoneta che esponeva in occasione del pasta-party e nella zona di consegna dei pettorali.
Giuseppe amavo essere fotografato, nelle foto di gruppo e con singole persone: voleva che tutto fosse ben documentato, perchè era sua intenzione comporre un "libro", mettendo assieme una miscellanea di articoli di giornale e di foto.
Qaundo già si usavano le tecniche digitale, mi chiedeva di fargli avere le foto che gli facevo: ogni volta che potevo lo fotografavo volentieri. 
Ma poichè lui era assolutamente anti-tecnologico, la spedizione delle foto non andò mai a buon fine. E di questo mi rammarico.

Buone corse, Giuseppe, dove ti trovi adesso! Sono sicuro che, dove sei con la tua presenza bonaria e il tuo sorriso sincero e lo sguardo limpido, troverai tante maratone da correre; e che ci guarderai correre le nostre, contento per quello che hai fatto e per come sarai da noi ricordato.
 

 

Vai al video in cui si vede Giuseppe Togni alla Maratona di Brescia, ancora 4 anni fa

 

 

Condividi post
Repost0
28 gennaio 2014 2 28 /01 /gennaio /2014 06:31

Con la scomparsa di Raffaella Bailoni un grande lutto nel mondo dello sportProfondo lutto nella corsa in montagna per la scomparsa, all'Ospedale di Trento, di Raffaella Bailoni, 50 anni di Vigolo Vattaro (Trento), più volte Campionessa italiana di Società e insegnante nella vita lavorativa. 
Domenica pomeriggio, durante un allenamento sulla Marzola, la montagna alle porte di Trento è scivolata, forse tradita dal ghiaccio, lungo il sentiero in località Pra' Grant sul quale si trovava a passare al momento dell'incidente.
A seguito della caduta, è finita nel dirupo sottostante, a circa 100 metri a valle rispetto al sentiero. Ed è qui che è stata ritrovata dai familiari e da altri soccoritori che, non vedendola rientrare, erano usciti alla sua ricerca.  

Ritrovata nel pomeriggio in grave stato di ipotermia, è stata trasportata all'ospedale dove putroppo, malgrado le cure intensive che le sono state somministrate, ha cessato di vivere.
Non solo il Mondo della corsa in Montagna, ma tutto il Podismo amatoriale e competitivo, è ora a lutto per la sua scomparsa precoce.

Ultramaratone Maratone e Dintorni porge ai familiari le sue più vive condoglianze in questo momento di inatteso dolore. 

Condividi post
Repost0

Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
  • Contatti

About

  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


Ricerca

Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

banner tre rifugi Val Pellice 194x109

IAU logo 01
  NatureRace header
BannerRunnerMania.JPG
 banner-pubblicitario-djd.gif
VeniceUltramarathonFestival
supermaratonadelletna.jpg
LogoBlog 01
runlovers
atletica-notizie-01.jpg


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pagine

Gli articoli più letti negli ultimi 30 giorni

 

ultrasportheader950.gif

 

 

Gli articoli più visti dal 24/03/2014 al 24/04/2014
Mobile Virgin Money London Marathon 2014 (33^ ed.). L'evento è stato… 2 303
Articolo Virgin Money London Marathon 2014 (33^ ed.). L'evento è stato… 1 728
Home Ultramaratone, maratone e dintorni 579
Mobile Maratona del Lamone 2014. Podisti fanatici e ignoranti affermano: Ti… 247
Articolo Ciao, Carmelo! Il commiato di Elena Cifali - Ultramaratone, maratone… 241
Articolo Corsa, fatalità e senso di responsabilità - Ultramaratone, maratone e… 236
Mobile Ciao, Carmelo! Il commiato di Elena Cifali - Ultramaratone, maratone… 223
Mobile UltraMilano-Sanremo 2014 (1^ ed.). Il sapore della sfida, a pochi… 206
Articolo UltraMilano-Sanremo 2014 (1^ ed.). Il sapore della sfida, a pochi… 196
Mobile Virgin Money London Marathon 2014 (34^ ed.). L'evento è stato… 134
Articolo Maratona del Lamone 2014. Podisti fanatici e ignoranti affermano: Ti… 118
Mobile A 98 anni suonati Giuseppe Ottaviani fa incetta di Ori a Campionati… 104
Mobile Corsa, fatalità e senso di responsabilità - Ultramaratone, maratone e… 103
Articolo A 98 anni suonati Giuseppe Ottaviani fa incetta di Ori a Campionati… 102

 

Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
Iscritti alla Newsletter 148
Articoli pubblicati 4259


Categorie

I collaboratori

Lara arrivo pisa marathon 2012  arrivo attilio siracusa 2012
            Lara La Pera    Attilio Licciardi
 Elena Cifali all'arrivo della Maratona di Ragusa 2013  Eleonora Suizzo alla Supermaratona dell'Etna 2013 (Foto di Maurizio Crispi)
            Elena Cifali   Eleonora Suizzo
   
   
   
   
   
   

ShinyStat

Statistiche